Trento Film Festival, ode alla montagna. Cinema, editoria, spettacolo, per apprendisti alpinisti. Edizione autunnale, a Bolzano, esplorando alture incontaminate
Sessantadue edizioni e un storia di grandi titoli, di autori internazionali, di prestigio e di passione. Il Trento Film Festival – presieduto da Roberto De Martin e diretto da Luana Bisesti – è tra le più importanti rassegne al mondo dedicate alla montagna, al tema dell’esplorazione e al gusto per l’avventura: un momento di conoscenza, […]
Sessantadue edizioni e un storia di grandi titoli, di autori internazionali, di prestigio e di passione. Il Trento Film Festival – presieduto da Roberto De Martin e diretto da Luana Bisesti – è tra le più importanti rassegne al mondo dedicate alla montagna, al tema dell’esplorazione e al gusto per l’avventura: un momento di conoscenza, per riscoprire la bellezza del paesaggio montano attraverso decine di storie impresse su pellicola o tra le pagine di saggi e romanzi.
A partire dal prossimo 6 ottobre l’edizione autunnale prende il via, come sempre, a Bolzano, sfruttando una rete di location urbane e un campo base, presso il Centro civico culturale Oltrisarco Aslago e l’antistante piazza Angela Nikoletti. Formula diffusa, che da quest’anno prova a intercettare ancora più pubblico, portando tra nuovi quartieri il fascino del cinema e agganciandosi a un background ancestrale, che accomuna la gente del Trentino: lo spirito della montagna, l’amore per le vette, la tensione verso l’alto e il brivido della scoperta.
“In piazza Nikoletti”, ha spiegato Bisesti, “saranno allestite delle casette in legno che serviranno sia come punti informativi, sia come base per le attività che il Cai Sezione di Bolzano e l’Avs realizzeranno, con i loro istruttori, per le famiglie e i ragazzi. Inoltre sarà montata una struttura di arrampicata per grandi e piccoli. Naturalmente non mancheranno le grandi serate alpinistiche, le proiezioni di film di montagna e gli incontri letterari con MontagnaLibri”.
Accidentati, avvincenti, persino inviolati, i percorsi tra alcune straordinarie alture d’Oriente ed Occidente saranno svelati al pubblico grazie alle molte pellicole scelte, intrecciando latitudini lontane: dalle enormi pareti selvagge della Taghia Gorge, in Marocco, con Spice Girl di Peter Mortimer, alle radure dell’Arwa Spire, la cima indiana raggiunta dall’alpinista Roger Schaeli, raccontata da Loslassen di Walter Franz; dalle nuove vie aperte sull’incontaminato Ulvetanna Peeak in Antartide (The Last Great Climb di Alastair Lee) alle mitologiche sommità dell’Everest, che in High Tension di Zachary Barr si fanno teatro di un’aggressione: la comunità nepalese degli Sherpa, nel 2013, a settemila metri di quota, assalì gli alpinisti Simone Moro e Ueli Steck, e il fotografo Jon Griffith.
E poi Into the Mind, di Dave Mossop e Eric Crosland, che esplora la mente di uno sciatore, alle prese con una vetta da scalare e una discesa da inaugurare, in un limbo narrativo tra sogno e immaginazione; o ancora 35di Nasa Koski, Austin Siadak e Matt Van Biene, un viaggio intorno al senso dell’alpinismo, vissuto come sfida dei propri limiti, elaborazione delle paure e ricongiungimento con gli istinti ancestrali.
Tantissime le presentazioni editoriali – da Il fuoco e il gelo. La Grande Guerra sulle montagne di Enrico Camanni a Il segno del ritorno di Renzo Caramaschi, fino a Vivere come se si fosse eterni di Luisa Mandrino – ma anche gli spettacoli e le attività per i più piccoli. Fino al 12 ottobre.
– Helga Marsala
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