Tutta “La Gioia” d’essere collezionisti. La Maison Particulière di Bruxelles ospita le opere di tre collezioni italiane: i Cotroneo, Giorgio Fasol, Patrizia Sandretto
Stavolta è tutta dedicata all’Italia la nuova mostra ospitata dai collezionisti Myriam e Amaury de Solages nel loro spazio non profit di Bruxelles, Maison Particulière, inaugurato a Place du Châtelain nel 2011. Uno spazio che incrocia, per missione e per passione, artisti e opere di altre collezioni, stabilendo un dialogo tra le visioni di diversi art […]
Stavolta è tutta dedicata all’Italia la nuova mostra ospitata dai collezionisti Myriam e Amaury de Solages nel loro spazio non profit di Bruxelles, Maison Particulière, inaugurato a Place du Châtelain nel 2011. Uno spazio che incrocia, per missione e per passione, artisti e opere di altre collezioni, stabilendo un dialogo tra le visioni di diversi art lover internazionali, con le loro storie, le loro raccolte, le loro esperienze d’innamoramento e di ricerca.
L’Italia, dunque, è al centro di questo progetto atteso per il 16 ottobre prossimo e allestito fino al 21 dicembre. Il titolo, La Gioia, è un inno alla bellezza e al piacere di possederla, tramutandola in filtro con cui leggere, esperire, decodificare, interpretare il mondo.
Artisti quasi interamente italiani, eccetto qualche caso di super big internazionale (da Sarah Lucas a Damien Hirst, da Tracey Moffatt a Thomas Ruff, da Gabriel Orozco a Tobias Rehberger), scelti da: Anna Rosa e Giovanni Cotroneo, romani, che raccontano la loro collezione come “Una storia Privata”, sempre guidati dal piacere delle scoperta; AGI Verona, al 90% dedicata ai giovani artisti, per dedizione ed intuizione del fondatore, Giorgio Fasol; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, a capo dell’omonima fondazione torinese, tra le figure più influenti ed intuitive dell’art system italiano. In mostra, a Bruxelles, si mescoleranno video, foto, sculture, installazioni di artisti disparati, per stile, generazione, linguaggio: da Mario Giacomelli a Paola Pivi, da Giuseppe Gabellone a Franco Fontana, da Sara Rossi ad Andrea Galvani.
Special guest è Flavio Favelli, scelto di comune accordo dai tre collezionisti per un breve focus, a rappresentare appieno quel senso della joie de vivre celebrato dalla mostra: la sua pratica costante di recupero, salvataggio, assemblaggio e reinvenzione di frammenti del quotidiano, fonde un cotè intimo ed emozionale, radicato nella memoria, con un’ambiguità poetica che supera la logica della funzione, in nome della bellezza.
Appendice della mostra è la sezione affidata a Marcel Croes: una selezione di film italiani – con registi come Germi, Pasolini, Fellini – per una collezione immateriale che racconti l’Italia attraverso le sue eccellenze cinematografiche.
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