Art and craft, a Milano. Nasce Esh Gallery, nuovo spazio dedicato al design e alle sue contaminazioni, fra tradizione e gusto contemporaneo
Arriva dal mondo dell’antiquariato, con una conoscenza speciale dell’art market dell’Est. Un’esperienza importante a Londra, come Specialist presso il dipartimento Arte Orientale di Sotheby’s e poi il ritorno in Italia. A Milano Riccardo Sorani decide di aprire un suo spazio. Inizia così, dal 27 novembre, l’avventura di Esh Gallery, contenitore dedicato all’arte e al design, […]
Arriva dal mondo dell’antiquariato, con una conoscenza speciale dell’art market dell’Est. Un’esperienza importante a Londra, come Specialist presso il dipartimento Arte Orientale di Sotheby’s e poi il ritorno in Italia. A Milano Riccardo Sorani decide di aprire un suo spazio. Inizia così, dal 27 novembre, l’avventura di Esh Gallery, contenitore dedicato all’arte e al design, in cui si avvicenderanno autori italiani ed internazionali, puntando soprattutto su progetti di natura ibrida: arti visive, artigianato, arti applicate e decorative, mettendo a confronto i materiali della tradizione – ceramica, vetro, metallo – elementi di natura organica e forme contemporanee. Opere preziose, in cui centrale sia il valore aggiunto del fatto a mano, in una commistione tra ricerca attuale e background tradizionale, tra funzionalità e bellezza pura. “Ho sempre apprezzato il valore degli oggetti antichi e la forza che ne scaturisce nell’atto del collezionarli”, ha raccontato ad Artribune Sorani. “È da questa pulsione che ho voluto occuparmi di quello che potrebbe considerarsi il “corrispondente contemporaneo” dell’oggetto d’arte antico: opere uniche con inequivocabile valore e significato artistici, realizzati con abilità e tecnica superiore. Una sorta desiderio coincidente con ciò che le realizzazioni legate ai principali stili decorativi del Novecento (Art Nouveau, Art and Crafts, Modernismo ecc.) hanno rappresentato per la società di quell’epoca“.
E la clientela? A chi si rivolge Esh? “Il target di riferimento è abbastanza giovane – i prezzi sono piuttosto contenuti per questa tipologia di opere –, collezionisti desiderosi di possedere qualcosa che possa dare più soddisfazione di un brand di design. La crisi dell’antiquariato oggi è palpabile e io mi propongo di offrire una scelta alternativa alle nuove generazioni. Le opere a cui mi sono interessato e che proporrò in futuro hanno un innegabile valore decorativo, ma non per questo devono considerarsi “minori”.
Si parte con la doppia personale del giapponese Yojchiro Kamei e dell’italiano Marco Paghera, dal titolo“Codici Spaziali”. Kamei, classe 1974, vincitore del Grand Prize all’Asahi Ceramics Fair, presenta la sua serie Ricettacoli, in cui emerge l’eccellenza artigianale maturata nel campo della ceramica: abilità tecnica e gusto minimalista di radica orientale, per delle micro architetture geometriche poligonali, giocate tra disequilibri, piani luminosi e reiterazioni modulari.
Con lui si relaziona Paghera,nato a Brescia nel 1980, che sceglie invece il metallo. Dialogo che funziona, nella contrapposizione tra lucido e opaco, ma anche nell’affinità strutturale: le sue Introspezioni sono paesaggi mentali dinamici, in cui si articolano cellule cubiche o superfici quadrate, assemblate ordinatamente. In mostra fino al prossimo 24 dicembre.
– Helga Marsala
Codici Spaziali
opening: 27 novembre h 18.30
fino 24 dicembre 2014
Esh Gallery – Via Forcella 7, Milano
www.eshgallery.com
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