Chiude la Galleria Giacomo Guidi a Milano. Durato poco il matrimonio professionale tra il gallerista romano e Renata Fabbri. Che ora pianifica di tornare in pista da sola
“Giacomo Guidi rappresenta il partner ideale con il quale proseguire e ampliare il percorso e le competenze maturate in questi quattro anni con Fabbri c.a.; io e Giacomo abbiamo la stessa visione del mondo dell’arte contemporanea e del collezionismo e condividiamo una passione profonda per il nostro lavoro di ricerca e di proposta di tutto […]
“Giacomo Guidi rappresenta il partner ideale con il quale proseguire e ampliare il percorso e le competenze maturate in questi quattro anni con Fabbri c.a.; io e Giacomo abbiamo la stessa visione del mondo dell’arte contemporanea e del collezionismo e condividiamo una passione profonda per il nostro lavoro di ricerca e di proposta di tutto ciò che è qualità e innovazione nell’espressione artistica contemporanea”. Con queste parole liete Renata Fabbri – gallerista milanese che nel 2009 aveva aperto Fabbri Contemporary Art, uno spazio di 150 mq in Via Stoppani – salutava nel 2013 la nuova liaison professionale col collega romano. Un’espansione a nord per lui, un’apertura stimolante per lei, che sceglieva di condividere obiettivi, economie e spazi con un’altra realtà privata, di cui rappresentare il nome sulla piazza meneghina. Nasceva così Giacomo Guidi Arte Contemporanea c/o Fabbri c.a.
Oggi, a distanza di un anno e mezzo, l’incantesimo si è rotto. Con un post schietto e tagliante, affidato alla sua bacheca Facebook, Renata comunica l’interruzione della collaborazione, a breve distanza dall’improvvisa sospensione della personale di Matteo Montani, lo scorso ottobre (l’artista aveva chiuso i rapporti con Guidi, lamentando “profondi contrasti etici e professionali”). Salta dunque la mostra e salta pure la ditta Fabbri-Guidi. I motivi? Incomprensioni e beghe contrattuali, secondo le dichiarazioni risentite di lei, a cui lui – contattato da Artribune – risponde con un conciliante “Buona fortuna a Renata Fabbri per la ripresa della sua attività”.
Perché nonostante il divorzio improvviso e l’incertezza propria di ogni momento di passaggio, la gallerista milanese non abbandona la piazza. “A breve notizie”, scrive.“Riprenderò le mie attività con una programmazione interessante portando avanti le attività della galleria iniziate nel 2009”. Confidandoci poi che è in cantiere una mostra per gennaio 2015 e che il taglio netto sarà evidenziato già nel nome: si riparte, in autonomia, con la nuova Renata Fabbri Arte Contemporanea.
A Giacomo Guidi, intanto, non mancherà certamente il lavoro, col suo grande spazio romano da gestire: 1500 mq in via Largo Cristina di Svezia, zona Trastevere, in cui fino al prossimo 30 dicembre sono in corso le personali di Gerold Miller e Melissa Kretschmer e fino al 9 novembre quella di Ettore Sottass dedicata agli smalti prodotti nel 1959.
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