Contemporary Istanbul 2014. Le prime immagini dalla preview della fiera. Sul Bosforo arrivano oltre cento gallerie da tutto il mondo, e dieci dall’Italia
Mentre all’Istanbul Congress Center si lavorava per completare gli ultimi allestimenti in vista della preview di questa sera, si è tenuta stamattina la conferenza stampa della Contemporary Istanbul, la fiera d’arte contemporanea più longeva e accreditata della Turchia, giunta ormai alla nona edizione. Ali Güreli, direttore e fondatore della fiera – intervistato da Artribune lo […]
Mentre all’Istanbul Congress Center si lavorava per completare gli ultimi allestimenti in vista della preview di questa sera, si è tenuta stamattina la conferenza stampa della Contemporary Istanbul, la fiera d’arte contemporanea più longeva e accreditata della Turchia, giunta ormai alla nona edizione. Ali Güreli, direttore e fondatore della fiera – intervistato da Artribune lo scorso luglio – ha parlato del ruolo di punta che Istanbul ha acquisito negli anni, di quanto ancora stia crescendo, della presenza di una biennale d’arte ormai ampiamente riconosciuta, dell’apertura entro il 2017 di ben altri tre musei privati: il Koç Contemporary Art Museum, progettato dallo studio inglese Grimshaw Architects, l’Istanbul Contemporary Art Museum e il Demsa Museum firmato Zaha Hadid.
Da buon amministratore, Güreliha poi snocciolato un po’ di numeri: 91 milioni di dollari di venduto lo scorso anno contro gli 11 milioni del 2006, 104 gallerie partecipanti per questa edizione, 56 straniere contro le 9 dell’esordio. Noi aggiungiamo che quest’anno sono dieci le gallerie provenienti dall’Italia, tra le quali la Galleria Russo, che proprio qualche giorno fa ha aperto una sede a Tophane, uno dei quartieri della metropoli a più alta concentrazione di gallerie d’arte. La conferenza si è poi focalizzata sui special projects a latere della fiera. Particolarmente degni di nota, la CI Edition, sezione interamente dedicata al collezionismo accessibile, con edizioni e multipli d’arte prodotti da quindici artisti turchi e commissionati dalla Contemporary Istanbul, e il 90 Minutes Shows, progetto curatoriale di Marcus Graf: venticinque artisti coinvolti, un container di 20 metri quadri e venticinque piccole personali che saranno allestite, inaugurate, visitate e disallestite a turno, tutto nell’arco di novanta minuti. Il progetto intende essere uno spazio di sperimentazione e di riflessione, una sorta di time lapse che vorrebbe rendere visibili ad occhio nudo i processi dietro ad una mostra. Ecco qualche prima immagine in diretta dall’inaugurazione della fiera…
– Marta Pettinau
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