Intervista video a Vincenzo Trione. “Come lavoro per il Padiglione Italia? Visito studi di artisti, parlo con molti galleristi”. Intanto presenta a Roma il suo libro-monstre sulla metropoli
Iniziamo dal pubblico. C’era Mimmo Paladino, c’era Carlo Maria Mariani, c’era Marco Tirelli, e poi altri, da Roberto Pietrosanti ad Andrea Aquilanti. Perchè può essere interessante chi c’era, soprattutto quali artisti c’erano, alla libreria Fandango Incontro di Roma? Perchè l’occasione era quella della presentazione dell’ultimo libro di Vincenzo Trione, ovvero la prima uscita pubblica del […]
Iniziamo dal pubblico. C’era Mimmo Paladino, c’era Carlo Maria Mariani, c’era Marco Tirelli, e poi altri, da Roberto Pietrosanti ad Andrea Aquilanti. Perchè può essere interessante chi c’era, soprattutto quali artisti c’erano, alla libreria Fandango Incontro di Roma? Perchè l’occasione era quella della presentazione dell’ultimo libro di Vincenzo Trione, ovvero la prima uscita pubblica del critico dopo la notizia della sua nomina a curatore del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2015. Qualcuno, infatti, potrebbe anche vedere nella presenza degli artisti un loro “feeling” con Trione, e quindi un eventuale invito in arrivo per maggio (difficile ciò sia vero per Tirelli, presente anche nel padiglione 2013).
Noi comunque l’abbiamo intervistato, ed il critico – guai a chiamarlo “curatore”, ha chiarito nell’incontro che una delle ragioni che l’ha mosso a questa opera mastodontica, oltre 820 pagine, per Bompiani, è proprio la sua avversità a questa figura in chiave italiana – ci ha parlato del libro Effetto città. Arte cinema modernità, e poi di come si svolge la sua giornata tipo nel lavoro in vista della Biennale. A voi il video.
– Massimo Mattioli
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