L’Italia di Pier Paolo Pasolini, al cinema. Questo il focus di “Anima persa”, rassegna sul cinema italiano degli anni Settanta al via al Cineporto di Bari
Il cinema italiano degli anni Settanta a contatto con la mutazione antropologica del decennio, descritta e indagata da Pier Paolo Pasolini. È questo il focus scelto da Anima persa, rassegna cinematografica al via il 6 novembre al Cineporto di Bari, con appuntamenti ogni settimana – fino al 27 novembre – nei quali verranno proiettati (ore […]
Il cinema italiano degli anni Settanta a contatto con la mutazione antropologica del decennio, descritta e indagata da Pier Paolo Pasolini. È questo il focus scelto da Anima persa, rassegna cinematografica al via il 6 novembre al Cineporto di Bari, con appuntamenti ogni settimana – fino al 27 novembre – nei quali verranno proiettati (ore 20.30) quattro film rappresentativi di questa stagione preziosa e dimenticata: Dramma della gelosia (1970) di Ettore Scola, Vogliamo i colonnelli (1973) di Mario Monicelli, Signore e signori, buonanotte (1976) e Anima persa (1977) di Dino Risi.
Il disagio profondo e la sensazione di una grande trasformazione – sociale, culturale e antropologica – attraversano infatti il cinema più accorto e intelligente degli anni Settanta italiani, una progressiva e dolorosa presa di coscienza in cui i maestri di quella particolarissima forma d’arte che va sotto la definizione di “commedia all’italiana”, nella sua versione terminale, affinano e portano alle estreme conseguenze le loro poetiche, seguendo di pari passo e registrando fedelmente, impietosamente il mutamento che sta investendo il Paese, e che rivelerà tutti i suoi effetti nei decenni successivi. Alcuni film del decennio sono infatti attraversati dal presentimento della fine – fine di un’epoca precisa che è quella dell’Italia repubblicana e post-ricostruzione. Tre decenni arrivano qui a un punto morto, fedelmente registrato e indagato da un gruppo di autori, i quali appartengono quasi tutti (non a caso) a quella generazione che aveva contribuito a costruire l’identità culturale collettiva negli anni del boom. I grandi registi della commedia dunque – una commedia che in questi casi si fa amarissima, virando decisamente al nero – attraverso gli strumenti umani e artistici affinati nel corso di decenni, non rinunciano a cercare di capire e rappresentare ciò che vedono.
Le proiezioni saranno tutte precedute da una conversazione con quattro ospiti d’eccezione (ore 19), che aiuteranno gli spettatori a scandagliare e a indagare il magma storico degli anni Settanta italiani dal punto di vista della società, della cultura, della politica e del costume: lo scrittore Angelo Ferracuti (Le risorse umane, Feltrinelli 2006; Viaggi da Fermo, Laterza 2009; Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia, Einaudi 2013), il saggista e editorialista Massimiliano Panarari (L’egemonia sottoculturale, Einaudi 2010; Elogio delle minoranze, con Franco Motta, Marsilio 2012), lo scrittore Alessandro Bertante (Contro il ’68, Agenzia X 2007; Nina dei lupi, Marsilio 2011; Estate crudele, Rizzoli 2013) e Francesco Asselta, autore cinematografico e responsabile eventi Fiera del Levante.
ANIMA PERSA. Il cinema italiano e la mutazione
A cura di Christian Caliandro
Promossa da Anthem con il sostegno di Apulia Film Commission
CINEPORTO DI BARI, 6-27 novembre
Padiglione 180, Fiera del Levante
Lungomare Starita, 1 – Bari
conversazione ore 19; proiezione ore 20,30
www.apuliafilmcommission.it
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