Paul Chan vince a New York l’Hugo Boss Prize 2014. Al newyorkese 100mila dollari e una mostra personale al Guggenheim Museum di New York
Da quando stabilito, il premio è stato assegnato all’americano Matthew Barney (1996), allo scozzese Douglas Gordon (1998), alla slovena Marjetica Potrč (2000), al francese Pierre Huyghe (2002), al thailandese Rirkrit Tiravanija (2004), all’inglese Tacita Dean (2006), alla palestinese Emily Jacir (2008), al tedesco Hans-Peter Feldmann (2010) e al danese Danh Vo (2012). Un palmares di […]
Da quando stabilito, il premio è stato assegnato all’americano Matthew Barney (1996), allo scozzese Douglas Gordon (1998), alla slovena Marjetica Potrč (2000), al francese Pierre Huyghe (2002), al thailandese Rirkrit Tiravanija (2004), all’inglese Tacita Dean (2006), alla palestinese Emily Jacir (2008), al tedesco Hans-Peter Feldmann (2010) e al danese Danh Vo (2012). Un palmares di grande prestigio, che ora si allunga con il nome dell’artista newyorkese Paul Chan: è lui il vincitore dell’Hugo Boss Prize 2014, assegnato con una cerimonia al Guggenheim Museum di New York dalla Solomon R. Guggenheim Foundation e dal brand del lusso Hugo Boss. Uno dei premi più ambiti del globo, visto che garantisce al vincitore una fee di ben 100mila dollari e – obbiettivo ancor più prestigioso – una mostra personale al Guggenheim di New York. Chan – che esporrà le sue opere nella primavera 2015 – si è imposto nella selezione finale su una shortlist che vedeva in corsa anche Sheela Gowda (India), Camille Henrot (Francia), Charline von Heyl (Germania) e Hassan Khan (Regno Unito).
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