Torino Updates: “quando ad Artissima c’era così poca gente che giocavano a calcio nei corridoi”. Alberto Peola ripercorre in video 20 anni di fiera
Se ne è parlato poco, ma la fiera Artissima in questo 2014 compie 20 anni di vita nata com’è nell’effettivamente remoto 1994. Remoto non tanto in termini assoluto, ma remoto senz’altro per quanto riguarda il mercato e il sistema dell’arte. Nel 1994 c’era poco o nulla. Non c’era la fiera Frieze, Fiac era una fiera […]
Se ne è parlato poco, ma la fiera Artissima in questo 2014 compie 20 anni di vita nata com’è nell’effettivamente remoto 1994. Remoto non tanto in termini assoluto, ma remoto senz’altro per quanto riguarda il mercato e il sistema dell’arte. Nel 1994 c’era poco o nulla. Non c’era la fiera Frieze, Fiac era una fiera minore. In Italia c’era soltanto Arte Fiera di Bologna naturalmente e all’estero Basilea, Colonia e poco di più. Soprattutto andare alle fiere d’arte non era una consuetudine, non era qualcosa di familiare, non era un rito collettivo come oggi. Le fiere non erano appuntamenti che scandivano il calendario dell’anno e men che meno eventi mondani. Erano appuntamenti sparuti dove si recavano solo gli addetti ai lavori. E talvolta neppure loro.
“Alla prima edizione di Artissima c’era così poca gente che si poteva giocare a palla nei corridoi“, ci racconta il gallerista torinese Alberto Peola, l’unico ad aver inanellato tutte e 21 le presenze e dunque l’indubitabile veterano della fiera. L’amore-odio con Roberto Casiraghi che insieme a Paola Rampini ha inventato questa formula e vi ha inserito una serie di innovazioni assolute (la sezione per le gallerie emergenti, i corridoi colorati, le vip lounge, il coinvolgimento degli chef nel mondo dell’arte) che oggi ci sembrano normali ma che vennero in qualche modo inventate a Torino vent’anni fa. Le discussioni con Bellini, il rigore di Manacorda, il dinamismo dell’attuale direttrice Sarah Cosulich. Questo e altro nel video in cui Peola ripercorre vent’anni tra aneddoti e curiosità.
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