Un museo di Chipperfield a Reims? Troppo costoso, i soldi servono per il centro sportivo, dice il sindaco. E rischiano di sfumare due importanti donazioni…
“Non ci sono soldi per due grandi progetti: se vinciamo noi, niente museo”. L’aveva dichiarato in campagna elettorale, Arnaud Robinet, quando era solo un candidato a sindaco di Reims, noto centro francese della Champagne-Ardenne: poi ha vinto, e ora quindi mette in pratica il suo proposito. Abortisce il progetto di un grande museo firmato nientemeno […]
“Non ci sono soldi per due grandi progetti: se vinciamo noi, niente museo”. L’aveva dichiarato in campagna elettorale, Arnaud Robinet, quando era solo un candidato a sindaco di Reims, noto centro francese della Champagne-Ardenne: poi ha vinto, e ora quindi mette in pratica il suo proposito. Abortisce il progetto di un grande museo firmato nientemeno che da David Chipperfield, i fondi servono alla città per un nuovo centro sportivo con piscina e palazzo del ghiaccio.
In tempi di crisi, non fanno notizia solo le aperture di nuovi musei: fa notizia anche la marcia indietro, che costerà comunque a Reims un milione di euro di spese già effettuate, a fronte di un progetto da quasi 55 milioni di euro. Oltre 11mila metri quadrati di spazi, dei quali circa 5mila dedicati all’esposizione permanente di una ricca collezione di pittura di storia, di genere, ritratti, nature morte e paesaggi, focalizzati prevalentemente su Art Nouveau e Art Déco. Il problema più grave? È che alla realizzazione dei nuovi spazi erano legate due donazioni, quelle del fondo Fujita e della raccolta Pommery, che ora rischiano di sfumare. Ma in anni di vacche magre, la cultura deve farsi da parte fra le prime, per lasciar spazio allo sport…
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