Una nuova sede per Alcatel Lucent, dentro il Segro Energy Park di Vimercate. Progettare l’ufficio con un approccio anticonvenzionale: innovazione, tecnologia, sostenibilità
Interazione e privacy, innovazione, fluidità e flessibilità spaziale, da coniugare con una connettività costante, affinché ogni luogo possa consentire opportunità di scambio e condivisione. Sono queste le caratteristiche della nuova sede di Alcatel, in Brianza, progettata da Garretti Associati dentro al Polo Tecnologico di Vimercate. L’edificio ha potuto contare sulla consulenza dello Studio Lombaridini 22 per […]
Interazione e privacy, innovazione, fluidità e flessibilità spaziale, da coniugare con una connettività costante, affinché ogni luogo possa consentire opportunità di scambio e condivisione. Sono queste le caratteristiche della nuova sede di Alcatel, in Brianza, progettata da Garretti Associati dentro al Polo Tecnologico di Vimercate. L’edificio ha potuto contare sulla consulenza dello Studio Lombaridini 22 per la valutazione energetica e di sostenibilità ambientale, in relazione alle esigenze del cliente, in particolare dei ricercatori che costituiscono il cuore di questa sezione di Alcatel.
L’architettura risponde a questi input sia nella struttura che nelle soluzioni di interior design. La hall di 2300 mq, su una superficie complessiva di 33000 mq a doppia altezza, è un vero e proprio organismo pulsante, con funzione di connessione tra tutti gli edifici del complesso e col ruolo istituzionale di reception; a questo spazio si aggiungono le sale conferenze, isolate acusticamente e affacciate su corridoi di collegamento, da cui prendono luce, grazie ad un sistema di doppi vetri: costante è l’affaccio sui giardini rampicanti, racchiusi in “pilastri” di maglia metallica. Break area e informal meeting room, distinte nei colori e nei materiali, arricchiscono la dinamica dello spazio, mentre linee di luce e grandi bocche illuminate sospendono i volumi, evidenziano un sapiente light design.
Per la finitura delle pareti si alternano legno, barrisol e pattern retroilluminati, intonaco, pannelli in maglia stirata in rame. Sempre nella hall trova posto il Multimedia Center con un auditorium da 150 posti, suddivisibile, uno da 60 disposti su gradinate lignee, nonché una sala espositiva circolare con pareti proiettabili a 360gradi. Nel piano riservato agli uffici la disposizione è anulare, con postazioni open space ed una fascia centrale dedicata a piccole sale riunioni, archivi e servizi di supporto. Il tutto con un sistema impiantistico che adatta il carico richiesto, tramite sensori, a seconda dell’ingombro della sala.
Un progetto al passo con i tempi, il cui unico punto debole resta quello legato ai posti di lavoro: diversi rischiano di essere sacrificati, in questo quadro di rinnovamento generale. I sit in di protesta davanti all’ingresso della nuova sede raccontano una storia di disagio e di malcontento sociale, in contrasto con lo sfavillio dei nuovi ambienti deluxe.
– Flavia Chiavaroli
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