Artisti giovani, prezzi accessibili, tutto sul web. Nasce Planitars, nuova piattaforma per la vendita dell’arte italiana online. Su Artribune le prime anticipazioni
Per il mercato dell’arte contemporanea, le piattaforme di e-commerce si stanno sempre più consolidando come un canale alternativo e in decisa crescita, non privo di conseguenze sul futuro dei circuiti tradizionali. E quando a questa tendenza si uniscono le logiche tipiche del 2.0, nascono progetti come Planitars, piattaforma per la vendita dell’arte italiana online. Il […]
Per il mercato dell’arte contemporanea, le piattaforme di e-commerce si stanno sempre più consolidando come un canale alternativo e in decisa crescita, non privo di conseguenze sul futuro dei circuiti tradizionali. E quando a questa tendenza si uniscono le logiche tipiche del 2.0, nascono progetti come Planitars, piattaforma per la vendita dell’arte italiana online. Il progetto si sviluppa infatti “dal basso”, con l’intenzione di promuovere gli artisti emergenti, rivolgendosi in particolare al piccolo collezionismo, e nell’ambizione di mappare l’intero territorio nazionale. Gli artisti sono così invitati a contribuire personalmente alla creazione del database, che è aperto a tutte le proposte ma anche sottoposto a una rigida selezione. La piattaforma sarà attiva a partire dai primi mesi del 2015, ma ha già in catalogo circa 200 opere di 40 artisti, in larga parte giovani, tutti con quotazioni decisamente affordable. A guidarla è Francesca Bonan, che ha sottolineato come l’obiettivo di Planitars “non è quello di sostituirsi al sistema presente dell’arte contemporanea, alle gallerie, ai concorsi d’arte o ai musei, bensì dare al mercato italiano una maggiore trasparenza”. Un sistema alternativo per la vendita d’arte, insomma, che non ambisce a un’identità curatoriale forte, e s’impegna ad offrire agli artisti fino al 70% sulle vendite. Per avere maggiori dettagli riguardo al progetto, occorrerà però attendere l’anno nuovo. Nel frattempo, potrete farvi una prima idea della selezione sfogliando la piccola fotogallery in anteprima su Artribune.
– Simone Rebora
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