È il momento di Sironi. Dopo la grande mostra al Vittoriano, inaugurato il restauro dell’enorme vetrata con La Carta del Lavoro, al Ministero dello Sviluppo Economico: ecco le immagini
Nuova luce per la vetrata con La Carta del Lavoro di Mario Sironi, che si trova a Roma all’ingresso principale del Ministero dello Sviluppo Economico, a Palazzo Piacentini. Il Palazzo, inaugurato nel 1932 come Palazzo delle Corporazioni, ospita anche diverse opere d’arte di autori del calibro di Ferrazzi, Depero, Prampolini, Marussig, Trombadori. “Un manuale della […]
Nuova luce per la vetrata con La Carta del Lavoro di Mario Sironi, che si trova a Roma all’ingresso principale del Ministero dello Sviluppo Economico, a Palazzo Piacentini. Il Palazzo, inaugurato nel 1932 come Palazzo delle Corporazioni, ospita anche diverse opere d’arte di autori del calibro di Ferrazzi, Depero, Prampolini, Marussig, Trombadori. “Un manuale della Storia dell’Arte degli anni ’30”, come ha affermato in occasione della presentazione la Soprintendente Speciale per il Patrimonio e per il Polo Museale della Città di Roma Daniela Porro. Lo straordinario intervento di pulitura della Vetrata avviene proprio in occasione della grande monografica dedicata all’artista attualmente in corso al Complesso del Vittoriano, dove è possibile ammirare fra l’altro i bozzetti preparatori di “La Carta Del Lavoro” e i carteggi tra il Maestro, l’architetto Marcello Piacentini e il vetraio Pietro Chiesa. I lavori di recupero hanno restituito massima leggibilità alle cromie della vetrata, impressionanti i rialzi di luce conferiti dai bianchi oltre ai bellissimi blu e verdi delle tessere colorate. Un intervento possibile grazie alla sinergia tra Acea, il Ministero dello Sviluppo Economico, Comunicare Organizzando e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnantropologico e del Polo Museale della Città di Roma.
La “Carta del Lavoro” venne commissionata all’artista dall’allora ministro Giuseppe Bottai per celebrare il documento di riforma del lavoro promulgato nel 1927. Sironi, in uno dei suoi primi incarichi pubblici, decise di realizzare un’opera monumentale di quasi 75 mq, delineando le iconografie del lavoro, dei cicli delle arti e dei mestieri che saranno di gran lunga le più importanti di tutta la stagione sironiana delle opere monumentali. Arcate ferroviarie, ciminiere d’industria, stormi d’aerei in un cielo cupo, personaggi dalle forme possenti e statuarie. Le varie fasi di lavorazione sono state documentate giorno per giorno e sono visionabili in un video documentario presso la mostra retrospettiva su Mario Sironi al Vittoriano. Nelle prossime settimane Acea procederà anche alla nuova illuminazione a Led dello scalone d’onore del Mise, così da garantire massima visibilità alla vetrata.
– Valentina Virgili
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