Italiani in trasferta. Seoul, Valerio Rocco Orlando rappresenta l’Italia al World Cultures 2014. Dialoghi sull’arte davanti a una tazza di tè
Da Milano a Seoul. Un viaggio che diventa un percorso, un progetto, un’indagine sociale e concettuale. Valerio Rocco Orlando, sfruttando una International Artist Fellowship promossa dal MMCA – National Museum of Modern and Contemporary Art Korea, ha trascorso tre mesi nella metropoli coreana, dove ha avuto modo di attivare una serie di workshop presso tre università […]
Da Milano a Seoul. Un viaggio che diventa un percorso, un progetto, un’indagine sociale e concettuale. Valerio Rocco Orlando, sfruttando una International Artist Fellowship promossa dal MMCA – National Museum of Modern and Contemporary Art Korea, ha trascorso tre mesi nella metropoli coreana, dove ha avuto modo di attivare una serie di workshop presso tre università locali: Ewha Womans University, Kookmin University e Dongduk Women’s University. L’obiettivo della ricerca? Studiare il modo in cui arte ed educazione possono incontrarsi e produrre contenuti.
Un approccio di tipo relazionale, lo stesso che Valerio persegue già da un po’, con progetti quali Promenades e The Reverse Grand Tour, basati sulla dimensione del dialogo tra artisti, del soggiorno culturale, della relazione tra luoghi, sguardi, intelligenze.
Ed è proprio il film The Reverse Grand Tour, realizzato nel 2012 e ora acquisito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, a venire proiettato a Seoul, nel prestigioso museo Art Sonje Center, dove Rocco Orlando è invitato a rappresentare l’Italia per il World Cultures 2014.
E mentre i materiali raccolti durante i tre laboratori universitari diventanno la materia prima di un libro d’artista, la mostra ospitata dal 10 al 14 dicembre presso l’Art Sonje ruota intorno a un nuovo lavoro, Darye (2014), una performance commissionata dalla Korea Arts Management con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Seoul. Al centro del film c’è una performance in forma di rendez-vous colloquiale, una conversazione tra un gruppo di artisti coreani, riunitisi davanti a un tavolo per una tazza di tè, all’interno di un hanok, una casa tradizionale coreana situata nel cortile del museo. Ne è venuto fuori un flusso di pensieri e di ipotesi intorno al ruolo dell’artista nella società di oggi e intorno al rapporto dei vari commensali con le tradizioni e le istituzioni.
Ancora un esperimento, per Valerio Rocco Orlando, ispirato allo studio delle dinamiche di gruppo e all’identità delle comunità: quelle geografico-culturali e quelle legate al sistema dell’arte. Dialogo, scambio, conoscenza. Esplorando codici condivisi, specchio e origine di vecchi e nuovi immaginari collettivi.
– Helga Marsala
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