L’eutanasia artistica di Blu. Il celebre street artist italiano cancella i suoi due più importanti murales berlinesi: “con gli investimenti edilizi a Kreuzberg sarebbero comunque stati distrutti”
Una colata di vernica nera, laddove c’erano Brothers e Chain. Ovvero due enormi murales del celebre street artist italiano Blu che dal 2008 presidiavano Cuvrystraße, a Kreuzberg, non distante dalla Sprea, fra gli angoli più familiari a quell’ambiente creativo underground che a Berlino sta progressivamente divenendo solo un ricordo. Vandalismo? Censura a scoppio ritardato? No, […]
Una colata di vernica nera, laddove c’erano Brothers e Chain. Ovvero due enormi murales del celebre street artist italiano Blu che dal 2008 presidiavano Cuvrystraße, a Kreuzberg, non distante dalla Sprea, fra gli angoli più familiari a quell’ambiente creativo underground che a Berlino sta progressivamente divenendo solo un ricordo. Vandalismo? Censura a scoppio ritardato? No, infatti a cancellare le due famose opere è stato nella notte tra l’11 e il 12 dicembre lo stesso artista, aiutato da alcuni collaboratori. “Abbiamo percepito che fosse il momento di cancellare entrambi i murales, visti i cambiamenti vissuti dall’area circostante”, ha dichiarato Blu ai giornalisti. Il riferimento è all’inarrestabile processo di gentrificazione in atto nella capitale tedesca da diversi anni: e qualcuno ha appunto parlato di “eutanasia artistica”, che è servita solo a dare dignità ad una distruzione che pare fosse già prevista dai piani di sviluppo edilizio dell’area…
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