AltaRoma si farà. Il Comune di Roma salva le sfilate di gennaio. Poi, si cambia rotta. Inseguendo un modello nazionale. Parla l’assessore Marta Leonori
Tutti a lavoro, senza nemmeno una tregua per le feste, provando a sciogliere il nodo AltaRoma. Mentre al quartiere generale si preparano dossier e materiali per un incontro decisivo con il Ministro allo Sviluppo Economico, il Comune di Roma – che aveva annunciato a sorpresa l’uscita dalla Società, seminando il panico e costringendo alla sospensione […]
Tutti a lavoro, senza nemmeno una tregua per le feste, provando a sciogliere il nodo AltaRoma. Mentre al quartiere generale si preparano dossier e materiali per un incontro decisivo con il Ministro allo Sviluppo Economico, il Comune di Roma – che aveva annunciato a sorpresa l’uscita dalla Società, seminando il panico e costringendo alla sospensione delle sfilate di gennaio – non ha certo abbandonato la causa. Anzi. La giunta Marino si defila, rinunciando alle sue quote (come farà, a quanto pare, anche la Provincia, altro socio di AltaRoma insieme a Regione e Camera di Commercio), ma non volta le spalle all’importante kermesse capitolina, da cui dipendono posti di lavoro, economie locali, prestigio nazionale e sempre più auspicabili riscontri sul piano internazionale.
Una cosa, ad oggi, pare certa: le sfilate di gennaio non salteranno. L’impegno dei vari soggetti coinvolti va tutto in questa direzione. Mentre anche il Governo – come raccontavamo qualche giorno fa – stanzia dei fondi ad hoc per salvare il progetto di scouting Who’s On Next, realizzato in sinergia con Vogue Italia.
“Abbiamo annunciato la necessità di uscire dalla società AltaRoma”, ci dice oggi Marta Leonori, Assessore alla attività produttive, “ma questo non voleva dire non sostenere più il settore o le sfilate: è un impegno che abbiamo preso, richiedendo alla società e a tutti i partner di trovare insieme delle diverse forme di sostegno e di organizzazione delle attività. L’obiettivo è dunque quello di confermare la manifestazione a gennaio, trovando le risorse necessarie, e subito dopo mettersi all’opera per ridefinire l’intero progetto”. Insomma, il Comune, bilancio alla mano, avrebbe trovato la maniera per metterci una pezza e salvare le imminenti passerelle. A patto che AltaRoma – patrimonio e chance da tutelare e sostenere, da qui in avanti – rinasca con nuove economie e strategie. Partendo da una consapevolezza: “Il Comune non può più permettersi un impegno e un investimento come quelli garantiti in passato: le risorse a disposizione delle amministrazioni sono ormai ridotte all’osso”. Rinunciare no, ripensare sì. Fronteggiando la crisi in chiave creativa e progettuale.
“A Milano, ad esempio”, aggiunge l’Assessore “c’è un accordo sull’utilizzo di spazi del Comune per la fashion week, e questa può essere una modalità che incide sui costi; senza considerare l’eventuale possibilità di finanziare progetti specifici, soprattutto quelli dedicati ai giovani e all’innovazione, che restano due specificità di AltaRoma. E soprattutto, quello che ci interessa, è l’inserimento di Roma in una strategia nazionale”. Dunque, basta autismi, localismi e dispersione di risorse: sacrosanto.
“Occorre partire dalle diverse caratteristiche delle realtà di Milano, Roma e Firenze, ognuna con una propria identità da sviluppare. Governo, amministrazioni locali e soggetti privati devono finanziare le specificità di ognuna di queste piazze, proponendosi all’esterno come Sistema Paese. Questo è il compito per i prossimi mesi. Se Milano fa l’alta moda, quindi, Roma deve fare altro: creatività, alto artigianato e innovazione saranno sempre più i suoi punti di forza”. Un’idea, quella della cooperazione e della visione nazionale integrata, che aveva già fatto capolino, spontaneamente, in un dialogo virtuale tra la Leonori e Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, lo Sviluppo economico e la Ricerca del Comune di Milano. Quest’ultima, lo scorso 20 dicembre, sulla sua bacheca Facebook aveva abbozzato un’analisi della situazione di AltaRoma, conclusa con un auspicio: “Sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione del paese è necessario coordinamento per evitare dispersione di risorse e poca efficacia degli sforzi. Milano c’è: rinnoviamo il nostro invito al Governo ed ai Comuni di Roma e Firenze per un’azione coordinata anche in vista delle opportunità di Expo 2015. Cosa ne pensi Marta Leonori? Lavoriamo sull’asse Milano Roma?”.
Invito accolto e condiviso. Suffragato dai recenti sforzi del governo nazionale, con il suo Piano Straordinario per il Made in Italy.
Prossimo step, il 9 gennaio. Data della nuova assembla societaria di AltaRoma: il Comune ci sarà, assicura l’assessore, con una soluzione in mano. Le tradizionali sfilate che aprono il 2015 si faranno. Pensando già al futuro immediato e al bisogno, irrimandabile, di investire a livello locale e nazionale per far ripartire la macchina economica. La crisi? Un punto di partenza, non certo la ragione di uno stop.
Helga Marsala
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