Red Points. Sbarca in Italia il software che individua contraffazione, pirateria e utilizzi illeciti di immagini nel mondo dell’arte online
Riproduzioni di opere d’arte illecitamente pubblicate su web, scaricamento illegale di e-book, immagini di opere utilizzate senza consenso per presentazioni commerciali, utilizzi non autorizzati di marchi, vendita non autorizzata di merchandising d’artista, profili fake sui social network, commenti diffamatori, calunnie e notizie false o datate. Un pericolo non da poco specie in un settore, quello […]
Riproduzioni di opere d’arte illecitamente pubblicate su web, scaricamento illegale di e-book, immagini di opere utilizzate senza consenso per presentazioni commerciali, utilizzi non autorizzati di marchi, vendita non autorizzata di merchandising d’artista, profili fake sui social network, commenti diffamatori, calunnie e notizie false o datate.
Un pericolo non da poco specie in un settore, quello dell’arte online, che punta tutto sulle immagini (e sull’immagine, in senso lato) e che già oggi vale un miliardo e mezzo di euro puntando, entro il 2018 a salire a tre miliardi e mezzo. La crescita è veloce e i rischi di frode si moltiplicano. In virtù di questo scenario un gruppo di esperti di proprietà intellettuale, diritto d’autore, avvocati, professori universitari hanno inventato nel 2011, in Spagna, Red Points. Un software supportato da un gruppo di lavoro in grado di individuare e cancellare, in gran velocità, contenuti sgraditi dal web. E allo stesso tempo spingere sempre più utenza verso servizi a valore aggiunto e non ad ingresso gratuito. Insomma, il web va sempre di più allontanandosi dal concetto di tutto-gratis e il mondo dell’arte si adegua con ogni mezzo.
I clienti possibili di Red Points? Ad ampio raggio: gallerie d’arte, fondazioni, case d’asta, aziende che si occupano di moda e di design. Non mancano di certo le realtà che hanno bisogno di tutela digitale. “Molti ancora non sanno che è possibile eliminare un contenuto dal web e credo che l’unica possibilità sia quella di intraprendere un procedimento legale”, spiegano Coll Rodriguez, fondatore di Red Points e l’avvocato Antonini, responsabile della divisione italiana della società che quasi un anno fa ha debuttato a Bologna e che quest’anno si è presentata ad Arte Fiera.
Il lavoro, d’altro canto, non manca: qualcosa come l’83% dei contenuti che si utilizzano in rete è illegale. Pirateria, contraffazione e perdita di web reputation che si traducono in danni economici non da poco per gli operatori onesti e professionali. Su questo interviene Red Points.
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