Screen Actors Guild Awards, ecco gli “Oscar” assegnati dagli attori. Poche sorprese, ma Birdman di Inarritu pare ormai lanciato verso la statuetta…
Il cinema mondiale si mette in gioco: la notte scorsa è stata la volta degli Screen Actors Guild Awards, i premi conferiti dal sindacato hollywoodiano degli attori. E allora ennesimo giro (strategico) di giostra che semina indizi sulla strada verso gli Oscar. Tenuti al Los Angeles Shrine Exposition Center, dove poi si è svolta poi […]
Il cinema mondiale si mette in gioco: la notte scorsa è stata la volta degli Screen Actors Guild Awards, i premi conferiti dal sindacato hollywoodiano degli attori. E allora ennesimo giro (strategico) di giostra che semina indizi sulla strada verso gli Oscar. Tenuti al Los Angeles Shrine Exposition Center, dove poi si è svolta poi una cena di gala firmata dallo chef Wolfgang Puck, i premi hanno confermato le tendenze dalle precedenti occasioni, premiando Patricia Arquette come miglior attrice non protagonista in Boyhood, J. K. Simmons miglior attore non protagonista in Whiplash, Eddie Redmayne ne La teoria del tutto, Julianne Moore in Still Alice. Peccato per Cumberbatch col suo The Imitation Game che, a meno di un miracolo, con questa ulteriore disfatta ha visto sfumare la sua chance per l’Oscar.
Meglio è andata a Birdman che, con la vittoria al Miglior Ensamble di Attori, si piazza in pole position per la corsa alla statuetta. Infatti fino a questo momento Birdman ha ottenuto il maggior numero di nomination (solo tra Golden Globe, Critics’ Choice e Sag un totale di 23 contro le 16 di Boyhood) e vinto il maggior numero di premi (10 contro gli 8 di Boyhood). Con i Golden Globe che hanno deciso di premiare alla regia e per il miglior film Linklater, la possibilità del colpo di testa dell’Academy è un’ipotesi concreta. A questo si deve aggiungere il recente riconoscimento dei PGA (Producers Guilds Awards), che sono ritenuti tra i più affidabili “detector” di Oscar per miglior film, proprio ad Inarritu.
Con i dati attuali Birdman è il frontrunner. Ma mancano ancora molti premi dei singoli sindacati, i Bafta (8 febbraio) e gli Indipendent Spirit Awards (21 febbraio) prima di poter fare pronostici adeguati. Mentre aspettiamo questi verdetti, già prepariamo le valigie per la prossima tappa: destinazione Berlinale.
– Federica Polidoro
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