2025 – Future Environment Human. Progettare un festival immaginando un domani. A Roma gli artisti raccontano il futuro, fra tecnologia sostenibile, ambiente, sviluppo, cultura
È possibile, all’alba del terzo millennio, immaginare una relazione davvero sostenibile tra uomo, natura e tecnologia? Un modus virtuoso, che non svilisca e non impoverisca, che non produca distruzione e alienazione, che metta a frutto ricerca intellettuale, energie pulite ed equilibri tra micro e macro cosmo. Se lo chiede “2025 – Future Environment Human”, evento […]
È possibile, all’alba del terzo millennio, immaginare una relazione davvero sostenibile tra uomo, natura e tecnologia? Un modus virtuoso, che non svilisca e non impoverisca, che non produca distruzione e alienazione, che metta a frutto ricerca intellettuale, energie pulite ed equilibri tra micro e macro cosmo. Se lo chiede “2025 – Future Environment Human”, evento ideato dall’associazione romana Seven O’Clock, in coproduzione con Dead Poets Society, col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
Diretta da Sofia Francesca Miccichè e Giorgia Noto, la rassegna coinvolge oltre venti artisti nazionali ed internazionali, che, attraverso vari media, sono chiamati a riflettere su un’idea alternativa di futuro. Nel segno della differenza e dell’armonia.
La domanda che resta sospesa, all’orizzonte: “Come sarà il mondo nel 2025?”. Sarà davvero, come ipotizzano ricercatori, scienziati, filosofi, il luogo di una deriva inarrestabile, scandita da inquinamento industriale, accelerazione tecnologica, divario economico, diminuzione delle risorse? E dove andrà il genere umano, nella lunga corsa verso un domani, provando a salvarsi dallo squilibrio in atto? Gli artisti di “2025 – Future Environment Human” lavorano proprio sulla produzione di un immaginario nuovo, suggerendo uno scenario evolutivo che non scinda innovazione, pratiche produttive, crescita e progresso, dall’ipotesi di un rapporto organico uomo-natura.
Lungo il palinsesto, si alterneranno dal 12 al 15 febbraio 2015: una mostra con dodici opere ispirate ai temi della tecnologia applicata all’ambiente e alla sostenibilità(tra gli artisti Marco Bernacchia, Margherita Morgantin, Roberto Pugliese, Scenocosme, Ryts Monet); tre live performance audiovisive (Franz Rosati, Giuseppe “Mutech” Guariniello, C+K+B); uno spettacolo di danza interattiva ideato da Martìn Romeo; una performance teatrale a cura della Compagnia Tetraedro; un gioco collettivo; due talk su architettura e paesaggio, coordinati dallo studio di architettura Startt; uno screening video con opere di cineasti indipendenti, affidate a dispositivi mobili, a cura di Dugong Film. Il tutto negli ampi spazi dell’ Ex Cartiera Latina, tra le bellezze naturalistiche ed archeologiche del Parco di Appia Antica, a Roma.
Ex-Cartiera Latina
Parco Appia Antica – via Appia Antica 42, Roma
www.sevenoclock.it
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