I piccoli musei d’Italia si danno appuntamento su Twitter. Visite virtuali, tra foto e cinguettii, per conoscere preziose micro realtà territoriali
Quando la cultura viaggia tra i social, a cavallo di un hashtag, tra una manciata di caratteri: 140 per l’esattezza. Quelli che stanno dentro un post su Twitter. Sufficienti a raccontare, fra immagini e parole, le storie avvincenti e normali dei piccoli musei italiani. Laddove “piccoli” non si riferisce banalmente alle dimensioni, bensì al carattere, […]
Quando la cultura viaggia tra i social, a cavallo di un hashtag, tra una manciata di caratteri: 140 per l’esattezza. Quelli che stanno dentro un post su Twitter. Sufficienti a raccontare, fra immagini e parole, le storie avvincenti e normali dei piccoli musei italiani. Laddove “piccoli” non si riferisce banalmente alle dimensioni, bensì al carattere, l’identità, i legami con un singolo territorio. Sono musei che custodiscono arte, storia, tradizioni di città, paesini, borghi, persino quartieri. E si sono messi insieme, i tanti piccoli musei italiani, preziosi dispositivi della memoria e della conoscenza, dando vita all’omonima associazione nazionale. Attivi, da circa un anno, col progetto #smallmuseumtour, un modo leggero, economico, veloce e democratico per farsi conoscere dal pubblico ampio della rete.
Ogni settimana un museo sempre diverso organizza un tour virtuale su Twitter, presentandosi ai follower: otto immagini con relative didascalie e una sfilza di domande, risposte, segreti da svelare, dettagli da sbirciare, curiosità da soddisfare, rigorosamente nell’arco di un’ora, con la guida del direttore del museo o di un altro responsabile dello staff. Qualcosa che rimanda al progetto #MuseumWeek, settimana internazionale di cinguettii dedicati ai grandi musei del mondo, con pubblico, addetti ai lavori e direttori intenti a dialogare on line.
Stavolta, però, il target è diverso: spazi identitari, connotati, legati a territori circoscritti, a cui far spiccare il volo promuovendone l’immagine e la mission al di fuori del perimetro d’appartenenza. Posti sconosciuti, mai sentiti nominare, o magari semplicemente fuori mano, mai di passaggio, mai incrociati sulla strada.
I prossimi appuntamenti? Venerdì 20 febbraio, alle 15, col Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, guidati dal responsabile dell’allestimento museale, Alessio Ferrari; mercoledì 25 febbraio, ancora alle 15, col Sistema museale Parchi Val di Cornia (Livorno), in compagnia della coordinatrice Marta Coccoluto; e infine venerdì 27 febbraio, ore 15, col Museo dei Tasso e della Storia postale di Camerata Cornello (Bergamo), con la guida di Tarcisio Bottani, responsabile dei servizi educativi. Poi una pausa di qualche mese e un nuovo ciclo, atteso per l’estate 2015.
– Helga Marsala
@PiccoliMusei, @PiccoliMusei2
#smallmuseumtour
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