Madrid Updates: prime immagini dall’opening di Arco. E prime impressioni non convincenti, per qualità, organizzazione ed impatto
218 gallerie provenienti da 29 paesi, 9 premi, moltissime fondazioni e istituzioni presenti. Sempre protagonista il Sud America, soprattutto in termini di collezionismo; #ArcoColombia presenta 10 gallerie provenienti da Bogotà, Medellin e Cali, insieme ad un interessante programma di eventi in città e a un buon livello artistico. Apre così la 34a edizione di ARCO, […]
218 gallerie provenienti da 29 paesi, 9 premi, moltissime fondazioni e istituzioni presenti. Sempre protagonista il Sud America, soprattutto in termini di collezionismo; #ArcoColombia presenta 10 gallerie provenienti da Bogotà, Medellin e Cali, insieme ad un interessante programma di eventi in città e a un buon livello artistico. Apre così la 34a edizione di ARCO, fiera internazionale iberica dedicata all’arte contemporanea: un opening – per ora riservato agli addetti ai lavori, giovedì l’inaugurazione ufficiale presieduta dai reali di Spagna – che sembra promettere, nell’euforia generale, ma che a uno sguardo più attento non mantiene. ARCO, a un primo tour esplorativo, non convince. Una fiera piuttosto in calo, che alterna alcune scelte ricercate ad altre decisamente commerciali. Molti stand abbandonano l’idea dei rigore e dei micro progetti espositivi, trasformandosi in showroom: poca ricerca e un assetto che sacrifica la qualità in favore della quantità.
Non va meglio nemmeno con le sezioni più creative, come #opening e #soloshow: anche qui mancano coraggio e mordente. E l’Italia? C’è, come sempre, in un buon numero, da Prometeo ad Astuni, da P420 a Continua, da Raffaella Cortese a Studio Trisorio e Cardi. Presto un po’ di approfondimenti. Intanto spulciatevi la prima fotogallery, a caldo…
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