Massimo Minini si confessa, al pubblico del Madre. Tornano i Martedì Critici partenopei: storia di un gallerista bresciano che conquistò Kapoor e Sol LeWitt

Una colonna dell’art system italiano, un gallerista che ha contribuito alla storia del mercato dell’arte contemporanea, restando sempre in trincea e muovendosi con immutato stile, lungo gli ultimi quarant’anni. Ma soprattutto, una personalità brillante, eclettica, ironica, intuitiva. Massimo Minini, gallerista italiano tra i più apprezzati anche all’estero, ha costruito il suo piccolo impero, fatto di […]

Una colonna dell’art system italiano, un gallerista che ha contribuito alla storia del mercato dell’arte contemporanea, restando sempre in trincea e muovendosi con immutato stile, lungo gli ultimi quarant’anni. Ma soprattutto, una personalità brillante, eclettica, ironica, intuitiva. Massimo Minini, gallerista italiano tra i più apprezzati anche all’estero, ha costruito il suo piccolo impero, fatto di credibilità, di fiuto per gli affari e di orizzonti lunghi, lavorando a fianco di artisti pazzeschi: da maestri come Carla Accardi, Robert Barry, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Giuseppe Chiari, Luciano Fabro, Hans-Peter Feldmann, Alberto Garutti, Dan Graham, Anish Kapoor, Bertand Lavier, Sol LeWitt, Giulio PaoliniIan Wilson, a brillanti figure delle ultime generazioni, fra cui Vanessa Beecroft, Paolo Chiasera, Maurizio Donzelli, Haris Epaminonda, David Maljkovic, Ryan Mendoza, Tino SehgalPaul Thorel. Concettuale, Minimalismo, Arte Povera, arte relazionale e le declinazioni più attuali dei linguaggi dell’arte, sono stati dei riferimenti costanti. Mantenendo un occhio di riguardo per la fotografia: da Gabriele Basilico a Elisabetta Catalano, da Paolo Gioli a Mimmo Jodice, molti autori di livello internazionale sono stati al centro di progetti espositivi presso la sua galleria di Brescia, mentre centinaia di ritratti fotografici, dedicati da artisti ad altri artisti, hanno arricchito negli anni la sua collezione privata. Una passione antica e sempre viva.

Massimo Minini, Pizzini-Sentences

Massimo Minini, Pizzini-Sentences

Ospite del secondo appuntamento stagionale con i Martedì Critici di Napoli, Minini racconterà la sua storia al pubblico del MADRE: dagli studi alla Facoltà di Legge ai primi passi nel mondo dell’arte, inizialmente come collaboratore di Flash Art (la scrittura, un’altra passione, con all’attivo vari libri pubblicati, tra cui Pizzini/Sentences e
Quarantanni. Galleria Minini 1973-2013). Quindi il suo primo spazio, nel 1973, a Brescia, col nome Banco e in collaborazione con Enrico Pedrotti. E fu l’inizio di una sfavillante carriera, che avrebbe proseguito da solo, senza mai lasciare la sua città d’origine. Nel mentre, Massimo ha inesorabilmente passato alla figlia Francesca lo stesso amore per l’arte contemporanea, fatto di slancio, di solidità, di pragmatismo e arguzia: oggi, la galleria milanese di lei, è una tra le migliori realtà italiane di riferimento.
L’appuntamento è a martedì 10 febbraio, dalle 17:30 alle 19:30, insieme alla premiata ditta Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, curatori del più amato e longevo ciclo di art-talk del Paese.

– Helga Marsala

Museo MADRE
Via Luigi Settembrini 79, Napoli
www.imartedicritici.com

 

 

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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