Sanremo VS arte contemporanea. A Milano il Festival è quello degli studi d’artista. Cinque giorni, a febbraio, per cinquanta mostre in atelier

La risposta del mondo dell’arte al Festival di Sanremo? Si chiama Studi Festival e inaugura – un po’ per caso e un po’ per ironia – proprio nei giorni della mitica kermesse canora. Anche Milano, dunque, avrà la sua settimana festivaliera densa di appuntamenti: niente canzoni, ma una pioggia di mostre, distribuite nell’arco di cinque […]

La risposta del mondo dell’arte al Festival di Sanremo? Si chiama Studi Festival e inaugura – un po’ per caso e un po’ per ironia – proprio nei giorni della mitica kermesse canora. Anche Milano, dunque, avrà la sua settimana festivaliera densa di appuntamenti: niente canzoni, ma una pioggia di mostre, distribuite nell’arco di cinque giorni. L’operazione, interamente autoprodotta, indipendente e democratica, nasce dal basso, grazie all’iniziativa di un gruppo di artisti – Anna Stuart ToviniVincenzo ChiarandàRebecca Moccia e Claudio Corfone – in collaborazione con UnDo.net.
Dal 10 al 15 febbraio alcuni tra i tantissimi atelier di Milano aprono in contemporanea, dando vita a un circuito attivo, per la prima volta spalancando alla città il “privato” degli artisti: gli spazi di lavoro, di dialogo, di incontro, in cui le idee nascono e si sviluppano, e in cui gli stessi artisti, ma anche curatori, galleristi, collezionisti, scrivono pagine importanti della narrazione creativa contemporanea.

Studio di Cristiana Palandri

Studio di Cristiana Palandri

Qualche nome? Marco Magni, Concetta Modica, Gianluca Codeghini, Nicola Di Caprio, Fiorella Fontana, Matteo Cremonesi, Helga Franza, Umberto Chiodi, Cristiana Pelandri, runo Di Bello, Luca Pozzi, Luca Pancrazzi, Rebecca Agnes, T-Yong Chung
Un format già sperimentato in passato, in diverse città, dal nord al sud del Paese, ma che qui diventa altro, sfoderando una chiave tutta nuova: ogni artista non condividerà col pubblico i propri lavori, in forma di allestimento o di studio visit, ma presenterà quelli di altri colleghi. Il luogo di lavoro diventa spazio espositivo temporaneo, dove immaginare vere e proprie collettive. Un dispositivo di dialogo e di interscambio, in cui chi invita è a sua volta invitato, secondo una rete dinamica.

Sono cinquanta gli studi che hanno aderito a questa prima edizione, a cui si sono agganciati alcuni spazi non profit come Mars, Soap e Dimora Artica, mentre viaggiano in queste ore vagonate di inviti digitali, eventi sui social, immagini e rendez-vous: una partenza felice e un’accoglienza calda, da parte della comunità dell’arte meneghina.
Per facilitare la fruizione di quest’ampissimo arcipelago urbano si è scelto di spalmare le inaugurazioni lungo le cinque giornate, con altrettanti focus: si parte martedì 10 febbraio con il multi-opening degli studi situati in zona Nord Est, per proseguire, day by day, con le aree Est, Sud, Ovest, Nord Ovest. Tutti gli atelier resteranno comunque aperti per tutta la settimana. Gli orari? Dalle 18 alle 21. E volendo si fa in tempo a tornare a casa, per piazzarsi davanti alla Tv. Un festival non esclude l’altro…

– Helga Marsala

Studi Festival#1 – 10-15 febbraio 2015
Gli studi di Milano Nord-Est
Gli studi di Milano Est
Gli studi di Milano Sud
Gli studi di Milano Ovest
Gli studi di Milano Nord-Ovest
www.studifestival.undo.net

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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