Si farà a Cracovia il museo dedicato a Zdislaw Beksinski. Dopo che mezza Polonia ha rifiutato di esporre le 200 opere dell’artista scomparso nel 2005
A volte lo snobismo intellettuale “ad oltranza” non paga in Polonia. E così che la produzione pittorica e grafica di Zdislaw Beksinski (1929 -2005) ha finalmente trovato una casa a Cracovia, nel quartiere di Nowa Huta, ex-cittadella ideale dell’utopia socialista progettata negli anni cinquanta. Beniamino del pubblico, l’artista polacco era stato assassinato nel suo appartamento […]
A volte lo snobismo intellettuale “ad oltranza” non paga in Polonia. E così che la produzione pittorica e grafica di Zdislaw Beksinski (1929 -2005) ha finalmente trovato una casa a Cracovia, nel quartiere di Nowa Huta, ex-cittadella ideale dell’utopia socialista progettata negli anni cinquanta. Beniamino del pubblico, l’artista polacco era stato assassinato nel suo appartamento di Varsavia dal proprio fattorino, al quale Beksinski avrebbe riufiutato un prestito.
Il collezionista Piotr Dmochowski aveva offerto in comodato d’uso 220 opere di Beksinski alle amministrazioni locali, a condizione che trovassero una collocazione permanente nella struttura ospitante. Nessuna della grandi città del paese si era fatta avanti, forse spaventate dalla garanzie logistiche richieste da Dmochowski. Alla fine il nucleo di opere dell’artista, giudicato kitsch da una parte del jet-set locale, sarà ospitato a partire dal 2016 dal Nowohuckie Centrum Kultury, che ha messo a disposizione uno spazio da 200 metri quadri da rinnovare. Un altro bel colpo per Cracovia e il suo ex quartiere operaio.
– Giuseppe Sedia
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