Il dopo crisi parte da Maastricht. Inizia alla grande l’edizione 2015 della fiera TEFAF: Italia presente con 17 gallerie, Cardi e Tornabuoni per il contemporaneo
Quest’anno ha aperto le porte con una sicurezza in più, TEFAF 2015, la più grande fiera europea che in Olanda riunisce sotto la sua insegna arte antica, moderna e contemporanea, antiquariato e design d’oggi. A qualche giorno dall’inaugurazione, è stato infatti rilasciato l’annuale TEFAF Art Market Report, che ha annunciato il raggiungimento della cifra record di […]
Quest’anno ha aperto le porte con una sicurezza in più, TEFAF 2015, la più grande fiera europea che in Olanda riunisce sotto la sua insegna arte antica, moderna e contemporanea, antiquariato e design d’oggi. A qualche giorno dall’inaugurazione, è stato infatti rilasciato l’annuale TEFAF Art Market Report, che ha annunciato il raggiungimento della cifra record di 51 miliardi di euro nel mercato dell’arte globale del 2014, con sorpasso del fatturato degli anni precedenti la recessione del 2008. E la fiera non ha tardato a confermare il felice andamento delle vendite nel settore. Ancora in pieno svolgimento a Maastricht – la chiusura è fissata al 22 marzo – dalla TEFAF si hanno già i primi dati positivi di vendite e affluenza. Soltanto nel giorno della preview, hanno camminato tra i 275 espositori provenienti da 20 paesi, circa 10mila collezionisti internazionali e direttori di musei e istituzioni culturali. Tra le vendite di spicco divulgate sino ad ora, una tela rossa del 1968 del fondatore del gruppo Gutai, Jiro Yoshihara, con cerchio eseguito con una sola pennellata; esposta nella galleria belga Axel Vervoordt, sarebbe stata venduta per una cifra compresa tra i 550 i 581 mila dollari. Nella sezione con curatela Nigh Fishing, riservata alla scultura e ad artisti mai presentati alla TEFAF, il secondo giorno di fiera sembra sia stato fortunato per la Galerie Thaddaeus Ropac che con Rosa Torsa, scultura lignea del 1993 di Georg Baselitz, avrebbe incassato 1,4 milioni di euro. Altra cifra da segnalare, i 4 milioni di euro per l’opera di Nicolas De Staël, Agrigente, 1954, esposta alla Applicat Prazan di Parigi.
Diverse le presenze italiane: per il contemporaneo, soltanto le gallerie Cardi e Tornabuoni con il secondo Novecento italiano di Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto e Alighiero Boetti. Mentre nella sezione Old Master e arte antiquaria, che si confermano punto forte della fiera, sono quindici le realtà italiane partecipanti, tra gallerie e mercanti d’arte. Per citarne alcuni, Altomani & Sons di Milano, la Paolo Antonacci di Roma, la Galleria di antichità Riccardo Bacarelli di Firenze, la Galleria Benappi di Torino, la Botticelli Antichità di Firenze e la Antonacci & Lapiccirella Fine Art di Roma, che pare abbia concluso la vendita della tela settecentesca La Conquista di Tiro di Giovanni Antonio Guardi, nei primi dieci minuti del vernissage del 12 marzo.
– Marta Pettinau
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati