Lo Strillone: Uffizi aperti a Pasqua, ma i sindacati mandano in pensione le riforme su Il Sole 24 Ore. E poi Istituti italiani di cultura, La Grande Guerra, Jean Ferrero
“Nella sede dell’indizione delle procedure concorsuali, o, alternativamente, di affidamento diretto, dei servizi di accoglienza al pubblico e dei servizi aggiuntivi negli istituti e luoghi della cultura statali, si provvederà a inserire una adeguata ‘clausola sociale’ idonea ad assicurare la stabilità dei livelli occupazionali, avuto riguardo anche ai livelli retributivi in godimento dei lavoratori coinvolti”. […]
“Nella sede dell’indizione delle procedure concorsuali, o, alternativamente, di affidamento diretto, dei servizi di accoglienza al pubblico e dei servizi aggiuntivi negli istituti e luoghi della cultura statali, si provvederà a inserire una adeguata ‘clausola sociale’ idonea ad assicurare la stabilità dei livelli occupazionali, avuto riguardo anche ai livelli retributivi in godimento dei lavoratori coinvolti”. Come dire: non cambia nulla, vincono sempre i sindacati. Il Sole 24 Ore aggiorna sugli sviluppi del minacciato sciopero di Pasqua agli Uffizi e altri musei fiorentini: sindacati e Ministero dei Beni Culturali hanno raggiunto un’intesa secondo la quale chi vincerà le gare per gli appalti dei servizi aggiuntivi delle gallerie erediterà in blocco dipendenti e oneri retributivi. Con tanti saluti a parole renziane sempre più vuote come ottimizzazione e modernizzazione: un precedente peraltro che sarà ben presto replicato nei tanti musei – dal Maxxi al Palaexpo – in agitazione per le stesse motivazioni.
Inghilterra, Usa, Russia. La Repubblica riferisce le novità con le nomine dei nuovi direttori degli Istituti italiani di cultura all’estero. “Nomine per le sedi di Londra, Mosca e New York: si tratta rispettivamente di Marco Delogu, fotografo, regista, editore, direttore artistico, Olga Strada, organizzatrice culturale già attiva a Mosca e San Pietroburgo, e Giorgio Van Straten, scrittore, premio Viareggio nel 2000 con II mio nome a memoria”. Dall’angoscia alla retorica: sul Corriere della Sera si parla della grande mostra La Grande Guerra, inaugurata alle Gallerie d’Italia di Milano nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra. La Stampa va invece a Parigi, dove dedica una corrispondenza a Jean Ferrero: “diventare artista fotografando gli artisti. Fotografo e collezionista, ha raccolto le opere dei maestri del Novecento. Domani manda all’asta duecento lavori dell’Ecole de Nice”.
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