Non solo Stato Islamico. Immagini della riapertura a Baghdad del Museo nazionale iracheno: una delle più grandi collezioni archeologiche del mondo
“Gli eventi di Mosul ci hanno spinti ad accelerare il nostro lavoro, e abbiamo deciso che la nostra riapertura fosse anche una risposta a ciò che hanno fatto le bande nei giorni scorsi“. Mentre non è ancora placato il clamore per i video che hanno fatto in breve il giro del mondo, con i jihadisti […]
“Gli eventi di Mosul ci hanno spinti ad accelerare il nostro lavoro, e abbiamo deciso che la nostra riapertura fosse anche una risposta a ciò che hanno fatto le bande nei giorni scorsi“. Mentre non è ancora placato il clamore per i video che hanno fatto in breve il giro del mondo, con i jihadisti dello Stato islamico accaniti contro sculture e reperti archeologici – che fossero originali o copie, a livello simbolico, poco cambia -, una risposta forte arriva dallo stesso Iraq, come spiegato dalle parole qui sopra di Qais Hussein Rashid, vice ministro del turismo e le antichità.
Dopo 12 anni di chiusura seguiti alle vicende della Guerra del Golfo e al rovesciamento di Saddam Hussein, il 28 febbraio ha infatti ufficialmente riaperto il Museo nazionale iracheno di Baghdad: una delle più grandi collezioni archeologiche del mondo, “un messaggio diffuso sia in patria che all’estero, la rinascita di un’istituzione turistica e culturale”, ha commentato il primo ministro Haider al-Abadi. “Per la prima volta un’intera generazione di iracheni saprà cos’è il proprio museo nazionale, bambini e famiglie lo potranno visitare, vedere e toccare i manufatti“. Nelle immagini, tratte da un video di Aljazeera, momenti dell’inaugurazione…
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