Diario di una residenza. Da Firenze a Bologna, viaggio al centro Italia per i giovani curatori stranieri alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
L’indagine sull’arte contemporanea italiana di Kate Strain, Angelica Sule e Zsuzsanna Stanitz, le tre curatrici del progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri 2015 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo prosegue con un viaggio verso il centro Italia. Prima tappa Firenze, dove troviamo un momento di grande fermento, con la prossima riapertura del vicino Centro Pecci di […]
L’indagine sull’arte contemporanea italiana di Kate Strain, Angelica Sule e Zsuzsanna Stanitz, le tre curatrici del progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri 2015 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo prosegue con un viaggio verso il centro Italia. Prima tappa Firenze, dove troviamo un momento di grande fermento, con la prossima riapertura del vicino Centro Pecci di Prato (nel 2016) e l’imminente rilancio della programmazione del centro per l’arte contemporanea Strozzina. Nell’attesa di queste importanti novità, ci dedichiamo al Museo Marino Marini, alle studio visit con alcuni degli artisti che vivono in città (e nelle zone circostanti, come Pistoia, centro d’azione di molti artisti interessanti) e agli incontri con Frau Frisor Fosca e Lo Schermo dell’Arte, vere eccellenze cittadine. L’esperienza senza dubbio più importante delle giornate fiorentine è stata la visita all’archivio Superstudio e l’incontro con l’architetto Gianpiero Frassinelli, un momento fondamentale per aggiungere elementi alla nostra ricerca soprattutto per quanto riguarda la contaminazione tra arte ed architettura in particolar modo nella quotidianità sociale e politica.
Dopo Firenze il viaggio prosegue con Bologna, città sempre molto interessante per la nostra indagine, grazie alla sua tradizione di ricerca nell’arte contemporanea, nel teatro, nella performance e nella musica sperimentale. Siamo partiti dal Mambo, centro delle attività cittadine la cui collezione è sempre un punto di partenza per molte delle conversazioni sull’arte italiana; per continuare con gli spazi no-profit (Nosadella.due, Xing e Farnespazio Localedue) molto attivi e presenti nel tessuto culturale, per concludere con alcune gallerie che promuovono artisti giovani (Car drde) o un lavoro di ricerca su alcuni protagonisti della scena artistica italiana molto spesso “dimenticati” (P420).
Poi – dopo le tappe a Roma e Napoli, che racconteremo presto – rientro verso Milano per miart, per poi rientrare a Torino per partecipare alle due importanti serate di opening alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo il 23 e il 24 aprile in cui apriranno le mostre di Ian Cheng a cura di Hans Ulrich Obrist, Welcome You’re in The Right Place, a cura del collettivo Airbnb Pavilion e Tutttovero a cura di Francesco Bonami.
– Lorenzo Balbi (curatore del progetto)
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