Franco Bernabè è il nuovo presidente della Quadriennale di Roma. Obbiettivo fare da trait d’union tra Vittoriano e Palazzo delle Esposizioni
OBBIETTIVO: RILANCIARE LA QUADRIENNALE Arriva dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la notizia che Franco Bernabè, attualmente alla direzione del Palazzo delle Esposizioni, è stato nominato anche presidente della Quadriennale di Roma, la Fondazione partecipata dal MiBACT, dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio. Oltre alla nomina, il Ministero riferisce […]
OBBIETTIVO: RILANCIARE LA QUADRIENNALE
Arriva dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la notizia che Franco Bernabè, attualmente alla direzione del Palazzo delle Esposizioni, è stato nominato anche presidente della Quadriennale di Roma, la Fondazione partecipata dal MiBACT, dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio. Oltre alla nomina, il Ministero riferisce anche la determinazione e la volontà di rilanciare “una delle più importanti istituzioni per la valorizzazione e la promozione dell’arte contemporanea italiana” e parallelamente di istituire una sinergia tra il Palazzo delle Esposizioni e il Vittoriano.
PROMUOVERE LA RICERCA DELLE NUOVE GENERAZIONI
In quest’ottica, la Fondazione Quadriennale di Roma, nella figura di Bernabè, se da un lato dovrebbe rilanciare e innovare la formula delle Quadriennali d’arte e promuovere così la ricerca delle nuove generazioni italiane (magari coinvolgendo le accademie), dall’altra dovrebbe funzionare da collante e traino per le altre due istituzioni. L’idea è di avere un’unica gestione ed una programmazione condivisa e triangolata. L’unione fa la forza, si dice, ma in questo caso non ne siamo così certi. C’è infatti il rischio che i problemi e le debolezze dei soggetti coinvolti, invece che avviarsi ad una risoluzione, assumano proporzioni maggiori: più che fondere istituzioni in crisi finanziaria, bisognerebbe dotarle di nuove risorse.
GRANDI AMBIZIONI, MA CON QUALI MEZZI?
L’ambiziosa aspirazione di creare un polo unico di eccellenza internazionale nel settore delle mostre e dell’arte contemporanea sembra dunque non agevole e Barnabè si troverà di nuovo a fare i conti con una carica – e un compito – di grande portata e responsabilità, ma senza i mezzi concreti per poter operare.
– Marta Pettinau
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