Fratelli Alinari torna sul mercato con Alinari Contemporary: 20 fotografi italiani chiamati a comunicare l’Italia di oggi
Venti fotografi italiani, ciascuno specializzato in un genere – dalle architetture contrastate di Gabriele Croppi ai ritratti antropologici di Paolo Formichella – e caratterizzato da uno stile piuttosto riconoscibile, fino ad arrivare alla manipolazione artistica dell’immagine – come nel caso di Agnese Purgatorio. Personalità che differiscono per età, formazione e tecnica, ma le cui firme […]
Venti fotografi italiani, ciascuno specializzato in un genere – dalle architetture contrastate di Gabriele Croppi ai ritratti antropologici di Paolo Formichella – e caratterizzato da uno stile piuttosto riconoscibile, fino ad arrivare alla manipolazione artistica dell’immagine – come nel caso di Agnese Purgatorio. Personalità che differiscono per età, formazione e tecnica, ma le cui firme saranno d’ora in poi rappresentate da Fratelli Alinari, che assegnerà loro la realizzazione di campagne fotografiche esclusive e la conduzione di una serie di workshop e attività formative.
MADE IN ITALY, APPLICATO ALLA FOTOGRAFIA
Fratelli Alinari ha scelto Milano per presentare ufficialmente il nuovo progetto, Alinari Contemporary. Il perché, è presto detto: nel tardo pomeriggio di mercoledì 22 aprile, Claudio de Polo Saibanti e sua figlia Paola hanno esposto quello che è a tutti gli effetti un piano imprenditoriale, che nella capitale dell’economia italiana – nonché città di Expo 2015 – trova la perfetta cornice.
È nella Milano del design e della moda, infatti, che l’etichetta del made in Italy è diventata il mantra della comunicazione aziendale nostrana. È in questa stessa metropoli che Fratelli Alinari ha scelto di presentare un’inedita applicazione della stessa strategia di marketing: l’azienda ambisce a rappresentare il made in Italy nel campo della fotografia.
Ci sono gli elementi, per lanciare Alinari Contemporary in quest’ottica: le radici storiche del brand, fondato nel 1852, che si con-fondono con quelle dello stesso medium fotografico; il know how tecnico e artigianale, dal momento che Fratelli Alinari vanta tuttora una stamperia d’arte – l’unica al mondo – capace di realizzare fotografie su carta e lastra d’argento con la tecnica della collotipia. Con questi precedenti storici, un’azienda simile può davvero garantire i massimi livelli per la propria produzione.
I PUNTI FORTI DI ALINARI CONTEMPORARY
È su questo punto che, non a caso, ha insistito Paola de Polo in conferenza stampa: in un periodo storico in cui tutti sono fotografi e la gran parte delle immagini sono selfie, Alinari Contemporary si ripresenta sul mercato proponendo un servizio qualitativamente superiore e la massima professionalità nella realizzazione di campagne fotografiche tailor-made.
In questo consiste di fatto il progetto, che ha già una prima committenza – top secret, almeno fino alla pubblicazione del servizio – e spera di mettersi al servizio delle istituzioni italiane: non tanto il Mibact, quanto piuttosto Regioni, Province e Comuni che vogliano documentare il proprio territorio con un piano di comunicazione di forte impatto visivo.
Con Alinari Contemporary, l’azienda torna di fatto alle origini del proprio mandato. Senza porsi in competizione con le agenzie fotografiche internazionali e neppure scendendo nell’arena del business digitale – dove la sola presenza di un colosso come Getty Images porta giustamente a desistere prima ancora di gettarsi nella mischia. Il radicamento sul territorio italiano – sottolineato dalla scelta di 20 fotografi tutti “autoctoni”, anche se molto differenti tra loro – è forse la maggiore garanzia di successo dell’operazione Alinary Contemporary: un’azienda che finalmente applica la logica del made in Italy per intepretare la società italiana e la domanda del mercato interno.
– Caterina Porcellini
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati