Il ritorno a casa di Cristiana Collu. Dopo il Mart, la nuova sfida dell’ex direttore del Man alla direzione dell’Isre, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro
Che fosse una tipa tosta e capace di decisioni controcorrente, già lo sapevamo. A seguito dell’addio al Mart di Trento e Rovereto, Cristiana Collu torna in Sardegna, nella Barbagia che lasciò nel 2011, dopo quasi quindici anni di direzione del Man. E lo fa nelle vesti inaspettate di direttore dell’Isre, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico di […]
Che fosse una tipa tosta e capace di decisioni controcorrente, già lo sapevamo. A seguito dell’addio al Mart di Trento e Rovereto, Cristiana Collu torna in Sardegna, nella Barbagia che lasciò nel 2011, dopo quasi quindici anni di direzione del Man. E lo fa nelle vesti inaspettate di direttore dell’Isre, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro. La nomina è stata annunciata ieri dal presidente del cda dell’istituzione nuorese, Bruno Murgia, nel corso della presentazione della rassegna cinematografica Il mese del documentario a Nuoro. Già a febbraio, il quotidiano La Nuova Sardegna aveva comunicato che il nome di Cristiana Collu spiccava tra la trentina di candidature alla direzione dell’ente sardo che, da qualche mese, si trovava senza una guida, dopo il pensionamento del suo direttore storico, Paolo Piquereddu. Per coprire l’incarico vacante, non è stato pubblicato un bando, ma un avviso pubblico per manifestazioni d’interesse, che richiedeva almeno cinque anni di esperienza dirigenziale in enti della Regione o equiparabili.
Inizia così una nuova sfida per Cristiana Collu. Lei, che nel 1997, giovanissima, si trovò a dirigere in Sardegna una pinacoteca provinciale. Lei, che ha trasformato quella pinacoteca nel Man che oggi conosciamo, un polo museale saldo e riconosciuto a livello internazionale. Da oggi sarà alla guida di un ente pubblico complesso a cui afferiscono diversi musei, come il Museo regionale della vita e delle tradizioni popolari sarde, il Museo di Grazia Deledda a Nuoro, il Museo Etnografico Regionale di Cagliari, ai quali, nei prossimi anni, si aggiungeranno il Museo della ceramica e il Museo dell’Identità.
Poco importa se Cristiana Collu avesse o meno altri possibili incarichi all’orizzonte. Interessa l’audacia e la trasversalità intellettuale e critica nella scelta di tornare in Sardegna alla direzione di una realtà museale diversa da quelle sinora da lei sperimentate, che certo non ha il prestigio né la nomea del museo che ha recentemente lasciato, ma che le consentirà di mettersi alla prova. Ancora una volta.
– Marta Pettinau
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