Lo Strillone: Franceschini prepara tutta l’Italia all’Expo su Il Sole 24 Ore. E poi Piemonte, Pinin Brambilla Barcilon, Charlie Hebdo
“Il lavoro che stiamo facendo è quello di offrire ai milioni di visitatori stranieri che arriveranno a Milano un’opportunità per allungare il viaggio in Italia, cioè quella di non andare solo nelle grandi capitali del turismo come Venezia, Roma e Firenze ma anche nelle città d’arte, nei borghi, nei siti archeologici, sapendo che l’Italia è […]
“Il lavoro che stiamo facendo è quello di offrire ai milioni di visitatori stranieri che arriveranno a Milano un’opportunità per allungare il viaggio in Italia, cioè quella di non andare solo nelle grandi capitali del turismo come Venezia, Roma e Firenze ma anche nelle città d’arte, nei borghi, nei siti archeologici, sapendo che l’Italia è bellissima dappertutto”. Parole del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini a Il Sole 24 Ore, pronunciate in occasione della riapertura a Mantova della Camera degli Sposi, meraviglioso ciclo di affreschi di Andrea Mantegna ospitato nella torre nord-est del Castello di San Giorgio, all’interno del Palazzo Ducale dei Gonzaga. “Il bilancio del mio ministero fino al 2013”, ha tenuto a precisare il ministro, “aveva i fondi dimezzati rispetto ai primi anni 2000; adesso, con gli ultimi due governi siamo tornati a immettere soldi. Il turismo è fondamentale per la nostra economia, l’unico settore che, in tempo di crisi, ha tenuto”.
“La città è in pieno fermento culturale, e dal nostro sondaggio interno ci aspettiamo una buona Pasqua”. Ancora il Sole 24 Ore, ancora turismo legato alla cultura: stavolta in Piemonte, dove “nel fine settimana pasquale il tasso di occupazione per gli hotel del centro potrà arrivare anche al 90-95%, con un 70-75% di presenze italiane e un 25-30% di flussi stranieri”. “Così ho vissuto con Leonardo, genio titubante”: Il Giornale intervista Pinin Brambilla Barcilon, che ha passato 22 anni a restaurare il Cenacolo milanese. “Per me è un grande malato, molto fragile, di cui devi prenderti cura come per le persone molto vecchie”. Italia Oggi aggiorna su quel che succede a Parigi nella galassia Charlie Hebdo: “dopo l’attentato di matrice islamica che ne ha decimato la redazione, adesso scoppia la guerra tra giornalisti e dirigenti della testata. E i 15 autori dipendenti hanno chiesto nuovamente, ma questa volta dalle colonne de Le Monde, la creazione all’interno dello statuto societario della figura degli ‘azionisti salariati’ nonché una suddivisione equa della compagine azionaria”.
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