Nasce Icon Design, la creatività da esplorare. Nella design week milanese esordisce anche il nuovo magazine cartaceo di casa Mondadori

Obiettivo libertà. È questo il traguardo esplicito cui mira Icon Design, il nuovo cartaceo edito da Mondadori, da oggi disponibile in allegato al settimanale Panorama. Lanciato nei giorni scorsi attraverso una preview video online, Icon Design si avvale come guest curator di Angela Rui, curatrice dell’acclamata mostra Ugo La Pietra -Progetto disequilibrante alla Triennale di […]

Obiettivo libertà. È questo il traguardo esplicito cui mira Icon Design, il nuovo cartaceo edito da Mondadori, da oggi disponibile in allegato al settimanale Panorama. Lanciato nei giorni scorsi attraverso una preview video online, Icon Design si avvale come guest curator di Angela Rui, curatrice dell’acclamata mostra Ugo La Pietra -Progetto disequilibrante alla Triennale di Milano, e conta su un corpus eterogeneo di autori: oltre alla stessa Rui, compaiono Luca Bergamin, Anna Bernagozzi, Jan Boelen, Domitilla Dardi, Micol De Pas, Nathalie Du Pasquier, Francesco Garutti, Emilia Giorgi, Ils Huygens, Matteo Pirola, Giorgio Terruzzi, Annalisa Testa, Stefano Salis, Elisa Testori, Ian Volner e Angela Zanatti.
Cosa troveremo nel primo numero? Si comincia con un focus sul duo FormaFantasma, valutato dal New York Times come “la più interessante realtà del design italiano contemporaneo”, che apre le porte del nuovo atelier. Ci si trasferisce quindi sull’isola di Lanzarote, dove sorge la casa in lava vulcanica dell’artista spagnolo César Manrique, poi in un laboratorio creativo sulla riviera ligure e in una stamperia d’altri tempi, nella quale i volumi vengono realizzati con metodi non più praticati su vasta scala. Sguardo puntato sul futuro grazie alla presentazione del film Disaster Playground, nel quale la designer francese Nelly Ben Hayoun circoscrive alcune possibilità di salvezza in caso di catastrofe globale. E poi rubriche a cura di Marco Rainò, Maria Cristina Didero, Riccardo Blumer e Davide Rapp.
Desideravamo”, ha dichiarato il direttore Michele Lupi, “che l’area di movimento fosse la più ampia e priva di perimetri ideologici possibile. Libertà totale, con una rigorosa visione d’insieme: non ci interessava catalogare, ma esplorare”.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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