Da Fabriano immagini della prima giornata del Festival Pop Up. Dalla cisterna caleidoscopio di 3ttman a Il Fatto Quotidiano “Ri-fatto”
L’abbiamo visto arrampicato per giorni su un’autogru per “pittare” la cisterna della stazione di Fabriano, e ora la coloratissima “catena dell’evoluzione”, scanzonata interpretazione della teoria di Darwin di 3ttman (1978, originario di Lille, Francia, di stanza a Tenerife con un cuore nomade che lo ha portato a verniciare pareti di tutta Europa), svetta e apre […]
L’abbiamo visto arrampicato per giorni su un’autogru per “pittare” la cisterna della stazione di Fabriano, e ora la coloratissima “catena dell’evoluzione”, scanzonata interpretazione della teoria di Darwin di 3ttman (1978, originario di Lille, Francia, di stanza a Tenerife con un cuore nomade che lo ha portato a verniciare pareti di tutta Europa), svetta e apre le danze del Festival Pop Up, la kermesse marchigiana di “arte contemporanea nello spazio urbano”, che, dopo aver animato il porto di Ancona negli anni passati, guarda la provincia. L’opening fabrianese coniuga intrattenimento e contenuti: tra jazz e dj set in un’area anomala per una festa, in un vecchio vagone trova posto il bookshop indipendente Kindustria, ed i vecchi uffici FS, allestiti da Lucia Bramati, ospitano in prima assoluta la mostra Ri-fatto, dedicata all’omonima rubrica curata da Matteo Maffucci e David Daviù Vecchiato per Il Fatto Quotidiano, in cui le elaborazioni grafiche di immaginari interventi di urban art su strutture urbane abbandonate sparse per lo Stivale ad opera di noti street artists ne denunciano l’ingombrante presenza in paesaggi e territori. Dopo Fabriano la manifestazione si sposta nei giorni seguenti anche, e non solo, in altre stazioni della stessa linea ferroviaria in direzione Ancona: intanto, ecco le immagini della prima giornata…
– Valeria Carnevali
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