Expo updates: dalla Polonia alla Francia, all’Irlanda, orti e giardini pensili tra architetture di legno e acciaio
Ai due lati del decumano si affacciano i padiglioni nazionali, piccole costruzioni spesso in legno e acciaio, i materiali dominanti sul sito dell’Expo che ospitano coltivazioni o piccoli parchi. Alcuni Paesi hanno scelto di presentarsi attraverso il meglio della loro offerta gastronomica o culturale, altri preferiscono mettere in scena un’idea, la sintesi di un pensiero. […]
Ai due lati del decumano si affacciano i padiglioni nazionali, piccole costruzioni spesso in legno e acciaio, i materiali dominanti sul sito dell’Expo che ospitano coltivazioni o piccoli parchi. Alcuni Paesi hanno scelto di presentarsi attraverso il meglio della loro offerta gastronomica o culturale, altri preferiscono mettere in scena un’idea, la sintesi di un pensiero.
Entrando nel padiglione dell’Irlanda, grandi schermi raccontano l’agricoltura e le risorse idriche del suolo mentre nel Brasile si cammina su una enorme rete dalle cui maglie si intravedono i girasoli che nascono. Se la Polonia punta su uno dei suoi simboli, la mela, e sulle cassette con cui viene trasportata che diventa modulor delle pareti del piccolo edificio, l’Inghilterra sceglie le api e gli alveari. Tra il delicato bambù del Vietnam e i maestosi pilastri della Francia, crescono i fiori di zucca e le piante aromatiche che sprigionano odori che si sentono anche in questa giornata di pioggia.
– Antonella Crippa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati