Imparando il Codice Italia. Biennale di Venezia: partono i workshop del Padiglione targato Trione. Cinque maestri, per studiare fotografia, pittura, scultura, cinema, disegno
Non solo una mostra, non solo un monumentale (e molto criticato) progetto espositivo. Il Padiglione Italia curato da Vincenzo Trione per la 56° Biennale di Venezia punta anche sul dopo opening, elaborando un interessante programma di formazione, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e rivolto rivolti agli allievi delle Accademie di Belle […]
Non solo una mostra, non solo un monumentale (e molto criticato) progetto espositivo. Il Padiglione Italia curato da Vincenzo Trione per la 56° Biennale di Venezia punta anche sul dopo opening, elaborando un interessante programma di formazione, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e rivolto rivolti agli allievi delle Accademie di Belle Arti italiane. Cinque workshop tematici, ognuno legato a un diverso linguaggio artistico, diretti da un regista e da quattro degli artisti in mostra. Di taglio teorico-pratico, con una durata di tre giorni e una cadenza mensile, i laboratori avranno come teatro esclusivo il VEGA – Parco Scientifico Tecnologico di Venezia.
Per la scultura (6-8 luglio) sarà Nino Longobardi a lavorare su “La forma del pensiero”, mostrando in aula tutti i segreti della modellazione dell’argilla, con successivo calco in gesso; per la pittura Giuseppe Caccavale declinerà con “Il solco dipinto” (11-13 giugno) il concetto di visione, tra sconfinamenti e “sguardi calligrafici”, tenendo come guida due testi su Paul Cèzanne: le lettere di Rainer Maria Rilke e uno scritto di Alfonso Gatto; Antonio Biasiucci parlerà di “Fotografia come paesaggio interiore” (2-4 novembre), chiedendo agli allievi di attingere dal proprio database fotografico, per mettere in campo evocazioni, ricordi, prospettive personali; con “Ridisegnato” (15-17 ottobre) Andrea Aquilanti esplorerà la dimensione universale del disegno, inteso come strumento di elaborazione di ogni processo manuale e concettuale.
Infine docente di Cinema e Televisione sarà infine il regista Davide Ferrario, autore dei tre short film sulla memoria, dedicati a Umberto Eco ed esposti nel Padiglione di Trione: con lui ogni partecipante realizzerà un corto di tre minuti, partendo dalla fase dell’ideazione e terminando con quella del montaggio. Tutti i lavori prodotti saranno esposti, al termine del percorso, presso la stessa sede laboratoriale.
E se sono già chiuse le selezioni per i workshop, c’è ancora tempo fino al 30 maggio per un secondo bando, sempre promosso nell’ambito del Padiglione Italia, grazie al MiBACT (Direzione Generale Arte e Architettura e Periferie Urbane) e al “Corriere della Sera”: si chiama “Corriere della Sera – la Lettura” ed è un concorso – ancora una volta dedicato agli studenti delle Accademie – per la progettazione della copertina de “la Lettura”, supplemento culturale del “Corriere della Sera”. A valutare i lavori sarà una commissione composta da Vincenzo Trione, con Antonio Troiano, Gianluigi Colin, Pierenrico Ratto (rispettivamente caporedattore culturale, art director e vicecaporedattore culturale del “Corriere della Sera”), e con Luisa Sacchi (Responsabile Area Collaterali RCS quotidiani) e Fabio Genovesi (scrittore).
Codice Italia diventa dunque anche un’accademia temporanea per artisti giovanissimi, in cui apprendere una linea dello stile e del pensiero, nel segno del confronto, del lavoro collettivo, della progettualità e del rapporto con alcuni maestri.
Info:
www.codiceitalia2015.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati