Diario di una residenza. Da Palermo a Catania, tappa in Sicilia per il viaggio in Italia dei giovani curatori stranieri in residenza alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Ultima tappa del viaggio in Italia di Kate Strain, Angelica Sule e Zsuzsanna Stanitz, le tre curatrici partecipanti alla Nona edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Con questa esperienza si conclude la prima parte della residenza: dedicata allo studio di artisti, spazi, proposte che riescano a fornire ai […]
Ultima tappa del viaggio in Italia di Kate Strain, Angelica Sule e Zsuzsanna Stanitz, le tre curatrici partecipanti alla Nona edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Con questa esperienza si conclude la prima parte della residenza: dedicata allo studio di artisti, spazi, proposte che riescano a fornire ai curatori stranieri una chiave di lettura della situazione dell’arte contemporanea in Italia, delle sue radici, dei suoi sviluppi. L’ultima tappa è anche quella che ci porta più lontano: per una settimana ci concentriamo sulla scena artistica della Sicilia. Una regione solo geograficamente lontana dal centro del dibattito italiano sull’arte contemporanea, in cui vivono molti artisti interessanti e in cui diverse persone si dedicano in modo intelligente e professionale all’arte contemporanea barcamenandosi tra problemi economici e difficoltà delle istituzioni pubbliche, proponendo iniziative interessanti che meriterebbero una eco maggiore a livello nazionale.
Per motivi di tempo e di spazio ci limitiamo ai due poli di attrazione principali dell’isola: Palermo e Catania, e come al solito spaziamo tra moltissimi studi di artisti, istituzioni pubbliche e private (la Fondazione Brodbeck a Catania e la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, con gli eccezionali allestimenti di Carlo Scarpa), gallerie (Collicaligreggi e Francesco Pantaleone) e spazi no-profit come il nuovo spazio N38E13 a Palermo, diretto da Ennio Pellicanò e BOCS di Giuseppe Lana, vero punto di riferimento per la scena artistica siciliana e in cui abbiamo l’occasione di partecipare all’opening della mostra Give Way To Give A Way. La mostra è il risultato di anni di ricerca di questo spazio, attorno al quale, nell’arco degli anni, si è creata una piccola comunità di artisti, di compagni di viaggio, che vi hanno gravitato e vi gravitano ancora.
– Lorenzo Balbi (curatore del progetto)
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