A Vallo della Lucania il primo teatro dedicato a Leo de Berardinis. Un progetto sostenuto sul web, da decine di artisti ed intellettuali
La notizia sembra provenire da un altro Paese. Invece è proprio l’Italia. Un esempio raro di sensibilità per la cultura, soprattutto in tempi come questi, dalla memoria corta e dall’oblio facile; tempi in cui i maestri si dimenticano presto, nonostante il bagaglio umano e professionale lasciato in dono. Leo de Berardinis, per esempio. Grandissimo attore, […]
La notizia sembra provenire da un altro Paese. Invece è proprio l’Italia. Un esempio raro di sensibilità per la cultura, soprattutto in tempi come questi, dalla memoria corta e dall’oblio facile; tempi in cui i maestri si dimenticano presto, nonostante il bagaglio umano e professionale lasciato in dono. Leo de Berardinis, per esempio. Grandissimo attore, drammaturgo e regista, scomparso prematuramente nel 2008, esempio raro di ricerca scenica, che ha saputo fondere la grande avanguardia con la cultura popolare. A lui è stato intitolato un nuovo teatro a Vallo della Lucania, piccolo comune in provincia di Salerno, a pochi chilometri di distanza da Gioi Cilento, paese dove è nato l’artista.
La decisione è stata presa dal sindaco Antonio Aloia, su proposta di Michele Murino, direttore artistico di Velia Teatro (che da molti anni organizza una importante rassegna estiva di teatro classico nell’area archeologica di Elea-Velia, ad Ascea, in Cilento).
Suggerimento supportato con entusiasmo da numerosi e autorevoli esponenti del teatro e della cultura italiani, che negli ultimi mesi si sono dati appuntamento su una pagina Facebook dedicata: tra questi Gigi Proietti, Mario Martone, Piera Degli Esposti, Pamela Villoresi, Elena Bucci, Marco Sgrosso, Antonio Calenda, Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Alfonso Santagata, Roberto Latini, Pino Strabioli, Domenico De Masi, Eva Cantarella e Valentina Capone.
Il Teatro Auditorium Città di Vallo della Lucania Leo de Berardinis è una moderna struttura dotata di palcoscenico attrezzato per ogni tipo di attività artistica e culturale, con 538 posti a sedere su due livelli (platea e galleria) e delle sale attrezzate nel piano interrato per circa 900 metri quadrati. Uno spazio che ambisce a diventare centro di promozione culturale dell’intero territorio cilentano e quindi luogo di incontro e richiamo per tutti gli appassionati d’arte, anche oltre i confini comunali. Il Teatro, oltre che motivo di orgoglio territoriale, assume un valore formativo e pedagogico, finanche poetico: un esempio importante per le generazioni presenti e future.
– Giuseppe Distefano
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