E a Roma la Galleria Giacomo Guidi cambia ancora: si apre una champagneria-club e si prepara un negozio di dischi
Grosse novità dall’autentico oggetto misterioso della scena galleristica romana: la Galleria Giacomo Guidi cambia ancora. Questa volta, dopo tantissimi traslochi, non si tratta di un ennesimo (sarebbe il quinto) cambiamento di spazio, ma di un cambiamento di funzioni invece sì. Il gallerista si conferma alla strenua ricerca di una nuova formula del concept-galleria e a […]
Grosse novità dall’autentico oggetto misterioso della scena galleristica romana: la Galleria Giacomo Guidi cambia ancora. Questa volta, dopo tantissimi traslochi, non si tratta di un ennesimo (sarebbe il quinto) cambiamento di spazio, ma di un cambiamento di funzioni invece sì. Il gallerista si conferma alla strenua ricerca di una nuova formula del concept-galleria e a tal fine la trasformazione dello spazio espositivo e del Bunker Of Art che lo ospita subisce continue evoluzioni.
Dopo la nascita di una vera e propria etichetta discografica, dopo un accordo con Il Sole24Ore per la formazione di giovani, ecco arrivare lo champagne. A fiumi. Aprirà la notte tra il 10 e l’11 giugno Cluster, il club interno accessibile solo previo tesseramento decorato da un progetto originale per le pareti di Marco Casentini. Quando siamo andati a visitarlo in anteprima i fattorini scaricavano decine di casse di champagne, visto che da Cluster si ascolterà ottima musica (attesi dj da tutto il mondo, uno a settimana) e si sorseggeranno solo bollicine francesi.
Non finisce qui: nelle prossime settimane Guidi si appresta ad aprire, sempre dentro lo spazio della galleria-bunker, anche un negozio di dischi. Sono arrivati in questi giorni i primi vinili (ci saranno solo vinili) selezionati dal mitico negozio olandese Rush Hour. Insomma, gallerie in fase di rapido cambiamento e alla spasmodica ricerca di formule nuove che superino l’antica impostazione da una parte superata, dall’altra incapace di attrarre pubblico al di fuori delle poche ore dell’inaugurazione. Ne riparleremo.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati