Germinal, il cantiere delle arti a Savignano sul Rubicone. Da Roberto Paci Dalò a Gian Ruggero Manzoni, tre settimane fra mostre, installazioni, concerti e laboratori
Intensità, forma, esercizio: queste le parole chiave di Germinal, “un cantiere per riflettere sullo stato delle arti e delle letterature contemporanee, un osservatorio empirico che nasce sulla scia degli atti di pensiero formulati in questi anni nelle pagine della rivista EDEL” come suggerisce la direttrice artistica Roberta Bertozzi. Che aggiunge: “quali che siano le ragioni […]
Intensità, forma, esercizio: queste le parole chiave di Germinal, “un cantiere per riflettere sullo stato delle arti e delle letterature contemporanee, un osservatorio empirico che nasce sulla scia degli atti di pensiero formulati in questi anni nelle pagine della rivista EDEL” come suggerisce la direttrice artistica Roberta Bertozzi. Che aggiunge: “quali che siano le ragioni che ci hanno portato sin qui, oggi lavoriamo unicamente per rintracciare una intensità. E sappiamo bene che questa intensità si verifica solo al termine di un esercizio ripetuto, nella costante disciplina dei gesti, nella continuità di una visione”.
Alcune segnalazioni dalla polimorfa programmazione che inaugura sabato 27 giugno negli spazi di Palazzo Don Baronio a Savignano sul Rubicone (FC). Una chiamata collettiva coinvolge Valentina Accardi, Giovanna Caimmi, Gilberto Giovagnoli, Giacomo Cossio, Paolo Buzzi, Verter Turroni, Erich Turroni, Denis Riva, Mirco Tarsi, Morena Chiodi, Stefano Ronconi, Mattia Vernocchi eLuca Piovaccari: “In una residenza contingente tredici artisti mettono in relazione le loro opere, innescando dei cortocircuiti formali ed espressivi, degli improvvisi innesti di senso. Il processo fondamentale è quello di favorire uno scambio reciproco tra linguaggi assolutamente autonomi, per sorprenderne le ulteriori, latenti prospettive. Tredici opere di grandi dimensioni ci chiamano a questa transizione dei segni”.
Nicoletta Casali presenta l’installazione fotografica ad limina, mentre Roberto Paci Dalò propone un concerto e una parata per le vie del centro storico del piccolo paese romagnolo. In programma anche alcuni notturni poetici con la partecipazione di Francesco Bocchini, Max Stirner Lumen, Daniele Torcellini e Gian Ruggero Manzoni e vari laboratori per bambini e ragazzi su disegno, scultura contemporanea, narrazione e poesia. Conclude (e rilancia) Roberta Bertozzi: “Germinal pone un’esigenza, che è quella di tentare un linguaggio dell’immaginazione, in grado di ‘animare’ la realtà – in grado di disegnare un’immagine del possibile, di domandare alla realtà ciò di cui essa è in difetto. Perché all’arte non spetta il compito di rappresentare il reale ma di significarlo, di moltiplicarne i segni e i sensi. Scopo dell’arte è di alimentare la nostalgia delle cose”.
– Michele Pascarella
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati