I cavalli di Kounellis colpiscono ancora. La storica installazione del 1969 all’Attico replicata a New York da Gavin Brown’s enterprise: con immancabile contorno polemico
Magari, è proprio questo il segreto della grande arte. Continuare a stupire, anche dopo quasi mezzo secolo. Accade a Jannis Kounellis, e alla sua opera probabilmente più iconica: la storica installazione presentata nel 1969 a Roma, alla Galleria L’Attico, con 12 cavalli ospitati negli spazi espositivi come fossero in una stalla. Già, perchè Senza Titolo, […]
Magari, è proprio questo il segreto della grande arte. Continuare a stupire, anche dopo quasi mezzo secolo. Accade a Jannis Kounellis, e alla sua opera probabilmente più iconica: la storica installazione presentata nel 1969 a Roma, alla Galleria L’Attico, con 12 cavalli ospitati negli spazi espositivi come fossero in una stalla. Già, perchè Senza Titolo, 12 cavalli viene ora ropresentata dall’altra parte dell’oceano, alla supergallery Gavin Brown’s enterprise di New York, come mostra di addio alla sede del West Village, prima di trasferirsi nei quartieri alti di Harlem.
E se sul finire degli anni Sessanta il progetto fece molto discutere per il valore concettuale di eleggere degli animali a oggeto d’arte, oggi la prospettiva è cambiata: a sollevare le polemiche è infatti prettamente la sensibilità animalista, che nei giorni scorsi paraltro in Italia ha già bruscamente incrociato il mondo dell’arte con la querelle della mostra di Nitsch a Palermo. Comunque vada, l’operazione – che lo stesso Gavin Brown ammette essere molto comunicativa – ha colpito nel segno: complice il battage dei media, le file davanti all’ingresso della galleria si sono allungate a dismisura…
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