Immagini dall’opening della Biennale Italia-Cina, che inaugura a Torino il nuovo spazio del Mastio della Cittadella. 100 artisti, anche all’Arca di Vercelli e a Serralunga d’Alba
Da museo della guerra a baluardo dell’arte. È questo il nuovo destino del Mastio della Cittadella di Torino (ex Museo di Artiglieria), riaperto al pubblico, dopo anni di oblio, per ospitare la nuova edizione della Biennale Italia-Cina. Un format nato con l’intento di mettere in contatto le due superpotenze dell’arte contemporanea, attraverso un sistema di […]
Da museo della guerra a baluardo dell’arte. È questo il nuovo destino del Mastio della Cittadella di Torino (ex Museo di Artiglieria), riaperto al pubblico, dopo anni di oblio, per ospitare la nuova edizione della Biennale Italia-Cina. Un format nato con l’intento di mettere in contatto le due superpotenze dell’arte contemporanea, attraverso un sistema di biennali gemelle che si svolgono nei due Paesi, ad anni alterni. Così, dopo Milano e Pechino, è ora il turno di Torino, che apre la mostra con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, posizionato sul prato antistante il museo. All’interno, su quattro livelli espositivi, tra cui anche uno spazio all’aperto in terrazza, si snoda un percorso che ha per tema conduttore l’Elisir di lunga vita, in riferimento all’ambiente e alla sua tutela. Tra gli artisti cinesi più importanti in esposizione ci sono, con un video inedito in Italia, Ai Weiwei, visto recentemente a Palazzo Te di Mantova in una grande mostra curata da Sandro Orlandi Stagl e Mian Bu (curatori anche della Biennale Italia-Cina). La rassegna continua, poi, fuori città: all’Arca di Vercelli, in fase di rilancio dopo la collaborazione con il Museo Peggy Guggenheim di Venezia, e al Castello medievale di Serralunga d’Alba, dove si potranno vedere alcuni disegni di Alessandro Mendini. La Biennale, che durerà fino al 4 ottobre, oltre ad ospitare un centinaio di artisti italiani e cinesi, prevede anche un fitto cartellone di eventi. Come la celebrazione dei 70 anni dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, avvenuta il 6 agosto 1945: quello stesso giorno Alessandro Zannier, in mostra con una gigantesca medusa gonfiabile che ricorda un fungo atomico, si esibirà al Mastio in un concerto di musica elettronica, accompagnato via video con le isole Faer Oer, nel Mare Del Nord, dove un gruppo di attivisti insceneranno una danza contro l’inquinamento marino a Fukushima.
– Claudia Giraud
http://www.biennaleitaliacina.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati