Italiani in trasferta. Casa Italiana Zerrilli-Marimò ospita la quarta mostra di Geppy Pisanelli a New York. Nel segno di una pittura in bilico tra astrazione e realtà
Passage è la quarta personale newyorkese di Geppy Pisanelli, dal suo trasferimento in terra americana nel 2007. Dopo la mostra del 2013 alla Kips Gallery, stavolta è un’istituzione pubblica, Casa Italiana Zerrilli-Marimò della New York University, ad ospitare le opere dell’artista di Aversa. Fondato nel 1990 a Manhattan, il centro si prodiga per diffondere la […]
Passage è la quarta personale newyorkese di Geppy Pisanelli, dal suo trasferimento in terra americana nel 2007. Dopo la mostra del 2013 alla Kips Gallery, stavolta è un’istituzione pubblica, Casa Italiana Zerrilli-Marimò della New York University, ad ospitare le opere dell’artista di Aversa. Fondato nel 1990 a Manhattan, il centro si prodiga per diffondere la cultura italiana con eventi di varia natura ed è probabilmente una delle realtà più attive sul fronte.
In mostra, sino al 25 giugno, neanche una ventina di lavori, tra dipinti ad olio e pastelli su carta, questi ultimi una novità per Pisanelli. Paesaggi di nuvole plumbee che lasciano intravvedere pezzi di cielo, deserti abitati da tende, ponti sospesi in un vuoto indefinito. Il passaggio continuo tra realtà sensibile e astrazione mentale è appena percettibile nei suoi lavori. Allo spettatore la scelta di decidere da quale parte stare, mentre la pittura di Geppy Pisanelli dondola senza interruzione tra luce e inquietudine, tra spazi aperti e neri avvolgenti. A differenza dell’altalena dorata di una delle tele esposte, The Gold Swing, immobile, come fosse sospesa in un tempo rarefatto.
– Marta Pettinau
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati