Lo Strillone: venti milioni per ricostruire l’antica arena del Colosseo su Il Sole 24 Ore. E poi Pompei a orario ridotto, Italia anni ’50, GNAM chiusa
Venti milioni di costo, una gara internazionale e cinque anni di tempo. È Il Sole 24 Ore a presentare il grande progetto mirato a ricostruire l’antica arena del Colosseo, per ricostruire l’arena del Colosseo, annunciato ieri a Roma dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, insieme al soprintendente speciale per il Colosseo, […]
Venti milioni di costo, una gara internazionale e cinque anni di tempo. È Il Sole 24 Ore a presentare il grande progetto mirato a ricostruire l’antica arena del Colosseo, per ricostruire l’arena del Colosseo, annunciato ieri a Roma dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, insieme al soprintendente speciale per il Colosseo, Francesco Prosperetti. “L’occasione è stata data dall’inaugurazione del montacarichi delle belve, che è stato ricostruito all’interno dell’anfiteatro Flavio. I 20 milioni necessari per l’intera operazione saranno suddivisi tra 16 milioni provenienti da fondi nazionali ‘paralleli ai fondi strutturali’ e 4 milioni dall’importo messo a disposizione da Diego Della Valle per il restauro del monumento, in particolare per il rafforzamento degli ipogei”.
I turisti danno forfait a Pompei a orario ridotto. Arriva su Il Mattino l’ennesima polemica che investe gli scavi: “Le nuove regole per la domenica ‘free‘ – cancelli chiusi dalle 12 alle 14.30 per arginare l’assalto dei visitatori – non combaciano con i programmi dei pacchetti ‘all inclusive‘ già venduti da tempo: i tour operator, perciò, hanno disdetto il pranzo nei ristoranti pompeiani e dirottato i gruppi in altri musei a ingresso gratuito”. Quando la cultura italiana era all’avanguardia. Il Giornale riscopre i “geniali critici anni ’30 che ‘scoprirono’ il cinema”: l’occasione è la pubblicazione di “una raccolta di saggi che racconta riviste e iniziative di Luciano De Feo. Fu lui a commissionare e pubblicare le memorie di Méliès, primo artista della pellicola”. “Può venire in galleria, ma la mostra sulla scultura ceramica sarà chiusa”. Malgrado giorno e orario siano di apertura: questo accade alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, secondo la lettera-denuncia di Nino Caruso, scultore ma in questo caso ideatore e curatore della mostra La scultura ceramica contemporanea in Italia, pubblicata sul dorso romano de La Repubblica. “E non è la prima volta. Da quando la mostra è stata inaugurata, l‘11 marzo, gli spazi destinati all’esposizione sono rimasti spesso chiusi, denuncia lo scultore”.
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