Il declino del MUSMA di Matera. Museo fermo, gli artisti ritirano le opere, se ne va l’ideatore e direttore Giuseppe Appella
Il MUSMA, museo della scultura contemporanea di Matera, si sta svuotando. Basti pensare – ma l’elenco è notevolmente più lungo – che Fabio Sargentini ha chiesto la restituzione dei suoi Leoncillo e che tutti gli artisti, in primis Jannis Kounellis e Guido Strazza, si sono mobilitati per far valere le proprie ragioni. Il problema è […]
Il MUSMA, museo della scultura contemporanea di Matera, si sta svuotando. Basti pensare – ma l’elenco è notevolmente più lungo – che Fabio Sargentini ha chiesto la restituzione dei suoi Leoncillo e che tutti gli artisti, in primis Jannis Kounellis e Guido Strazza, si sono mobilitati per far valere le proprie ragioni. Il problema è da rintracciare nell’assenza – ormai da qualche mese – di una direzione e del comitato scientifico dell’istituzione museale (cancellati da un giorno all’altro dal sito internet): motivo per cui gli artisti non si sentono più tutelati e non intendono confermare la loro vicinanza.
La contrapposizione netta tra la Fondazione Zetema, proprietaria del museo, e lo storico dell’arte Giuseppe Appella, ideatore e ormai ex direttore del MUSMA, a cui si devono le donazioni e l’intensa attività espositiva di questi anni, ha comportato la fine di una straordinaria stagione che ha consentito al capoluogo lucano di dotarsi, gratuitamente, di una collezione di pregio. Una situazione ancor più assurda se si considera che solo pochi mesi fa Matera ha ottenuto il titolo di capitale europea della cultura 2019.
– Lorenzo Madaro
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