Immagini dall’opening di Time Table a Palazzo Madama di Torino. Una mostra sulla convivialità nei secoli, anche nei fatti. Grazie alle cene del portale di #SocialEating Gnammo
Arte, cibo, convivialità. Sono le coordinate della mostra Time Table. A tavola nei secoli, appena inaugurata a Palazzo Madama (fino al 18 ottobre). Dopo Milano, tra Expo e Triennale con i suoi allestimenti in tema, anche Torino si è lasciata tentare dal fattore “cibo”. Ma qui si voluto puntare sulla teatralizzazione della ricca collezione di […]
Arte, cibo, convivialità. Sono le coordinate della mostra Time Table. A tavola nei secoli, appena inaugurata a Palazzo Madama (fino al 18 ottobre). Dopo Milano, tra Expo e Triennale con i suoi allestimenti in tema, anche Torino si è lasciata tentare dal fattore “cibo”. Ma qui si voluto puntare sulla teatralizzazione della ricca collezione di arte decorativa del museo torinese (180 pezzi, di cui la metà mai esposti), con l’inserimento di elementi scenografici: dalla wunderkammer per un servizio in porcellana del ‘600 (prestito di Palazzo Reale), alla statua ex voto del ‘500 (una Madonna nuda, dono di Giovanni Agnelli, proveniente dai depositi di Palazzo Madama) per introdurre la maiolica rinascimentale. Fino al colorato design di Giò Ponti per la tavola borghese del ‘900, abbracciato da reminiscenze dechirichiane. Un simbolo per ogni epoca, in un percorso tematico, ma soprattutto cronologico ideato dal regista teatrale Roberto Piana con Studio2fashion, dove i tavoli dell’azienda di arredamento LAGO (nel doppio ruolo di partner tecnico e oggetto in esposizione) sono disposti radialmente nella sala aulica del Senato di Palazzo Madama, come le lancette di un grande orologio.
Completano la visita una ceramica di Sèvres, personalizzata dall’artista israeliano Izhar Patkin, su invito dello storico Ristorante Del Cambio di Torino, e un volumetto seicentesco di proprietà dell’azienda di cioccolato Guido Gobino, che esalta le virtù del cacao, per la prima volta in Europa. Sia Del Cambio che Gobino hanno realizzato una ricetta ad hoc da portare via. Un cadeau per il pubblico che, per tutta la durata della mostra, oltre a seguire un fitto programma di eventi supportato da diversi partner tra cui Gambero Rosso, potrà prenotare (a partire da agosto) una cena a tema nelle sale del museo. Registrandosi su Gnammo, il primo portale italiano di #SocialEating, che per l’occasione inviterà un suo cuoco e uno chef stellato a cucinare insieme. Intanto, ecco una carrellata di foto della mostra vista in anteprima…
– Claudia Giraud
www.palazzomadamatorino.it
www.gnammo.com
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