Pitti Uomo, la moda a Firenze fra tradizione e ricerca. Edizione dal respiro internazionale, col sostegno del Ministero. Puntando alla leadership italiana
PITTI UOMO VERSO LA LEADERSHIP. SEMPRE PIÙ ISTITUZIONALE Firenze conferma il suo ruolo di capitale della moda maschile, con una Fiera che consolida una leadership internazionale, mettendo a frutto il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico con progetti che lavorano contemporaneamente su futuro e tradizione, sulla storia dello stile italiano e la ricerca di nuovi […]
PITTI UOMO VERSO LA LEADERSHIP. SEMPRE PIÙ ISTITUZIONALE
Firenze conferma il suo ruolo di capitale della moda maschile, con una Fiera che consolida una leadership internazionale, mettendo a frutto il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico con progetti che lavorano contemporaneamente su futuro e tradizione, sulla storia dello stile italiano e la ricerca di nuovi talenti.
La collaborazione con il Ministero era iniziata nel 2014, quando Pitti diventava un efficace business-case: grazie a questo esempio altre fiere ed enti promotori del made in Italy hanno ottenuto un contributo di 18 milioni di euro. Sarà forse dovuto a questa serenità economica e progettuale il record di partecipazioni internazionali registrato quest’anno, con il 42% di presenze da più di trenta paesi, 1178 marchi e oltre 30 mila visitatori previsti. Il tema? “That’s Pitticolor, con il primo fashion film di Pitti Uomo, firmato da Luca Finotti, che si immerge nel colore in un digital art project, ricordando l’action painting.
FIRENZE-ROMA-MILANO: IL TRIANGOLO DELLA MODA ITALIANA
Con questa edizione Pitti Immagine Uomo aumenta ancora di più il suo potenziale di guida ideale del sistema italiano: in un momento di incertezza romana e di indispensabile rinnovamento milanese, Firenze propone un calendario che, dal 16 al 19 giugno, va dal calcio storico fiorentino al concorso di Who’s on Next? Uomo, dalla Mostra “Il Signor Nino” di Angelo Flaccavento (dedicata a Nino Cerruti) alla presentazione dei Pitti Italics, le nuove generazioni di fashion designer che progettano e producono in Italia.
A confermare la volontà di collaborazione fra Pitti Uomo e Milano Moda Uomo c’è la novità del Treno della Moda, che collegherà l’ultimo giorno del salone fiorentino all’inizio dell’evento lombardo. Buoni propositi sono stati manifestati anche da un incontro fra il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’assessore di Roma Produttiva Marta Leonori, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, Gaetano Marzotto presidente di Pitti Immagine e Stefano Ricci presidente del Centro per la Moda Italiana. Titolo: “Le città della Moda protagoniste del made in Italy: come vincere la sfida internazionale”.
GIOVANI TALENTI IN CORSA. DAL GUEST DESIGNER CANADESE AL VINCITORE DI WHO’S IN NEXT
Più di cento eventi fra cui spiccano le novità come la nuova guida artistica di Massimo Giorgetti per Pucci, che convince con il suo “The Pilot Episode”, la sempre colta sfilata di Artur Arbesser; quella meno sicura di se di Casamadre e la presenza del guest designer canadese Thomas Tait, vincitore – a soli 27 anni – del primo concorso LVMH lo scorso anno, che sfilerà nei meravigliosi spazi del Giardino di Boboli.
Stessa attitudine “artistica” per Vittorio Branchizio, vincitore di Who’s in Next grazie a una collezione di maglieria realizzata insieme a tre artisti: maglie – come quella piatta origami – non solo decorate ma progettate e definite come capi unici. A lui andranno un premio in denaro, la visibilità su Yoox.com e nello Showroom Tomorrow London Limited, ma soprattutto la guida sulla gestione e sulla strategia aziendale dell’impresa LAGENTE, per dodici mesi.
Clara Tosi Pamphili
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati