Il ritorno dei Blur. Marketing speciale per il nuovo disco: dal gelato autoprodotto al fumetto di Kongkee. Brit-pop made in China
BRIT-POP AL GUSTO VANIGLIA E LAMPONE. NUOVO DISCO CON GELATO L’ultimo disco, “Think Tank”, nel 2003. Seguirono 6 anni di assenza, dopo lo scioglimento, e poi due reunion a tre anni di stanza l’una dall’altra: nel 2009 e nel 2012, con relativi tour. Nel 2015, dopo un altro triennio, i Blur hanno lanciato un nuovo lavoro dal titolo […]
BRIT-POP AL GUSTO VANIGLIA E LAMPONE. NUOVO DISCO CON GELATO
L’ultimo disco, “Think Tank”, nel 2003. Seguirono 6 anni di assenza, dopo lo scioglimento, e poi due reunion a tre anni di stanza l’una dall’altra: nel 2009 e nel 2012, con relativi tour. Nel 2015, dopo un altro triennio, i Blur hanno lanciato un nuovo lavoro dal titolo “The Magic Whip”. Sono dunque passati dodici anni esatti dal loro scioglimento, seguendo un percorso di silenzi e riavvicinamenti scanditi con esattezza matematica. L’evento è storico, ma soprattutto sincero: un’operazione non meramente commerciale o di facciata, nata da un’effettiva esigenza di rimettersi in gioco, insieme.
Dato alle stampe lo scorso aprile, il disco nasceva in realtà nel maggio del 2013, durante una pausa forzata ad Hong Kong: un concerto annullato e un vuoto riempito mettendosi a suonare, in studio di registrazione. Il concept giocoso di “The Magic Whip” – a cui si lega direttamente il brano Ice Cream Man – gioca con una specie di celebrazione del gelato, accompagnata da riferimenti all’Oriente: sulla stessa cover campeggia una tipica insegna al neon, a forma di cono, con il titolo affidato a tradizionali ideogrammi cinesi.
E non si sono certo risparmiati, Damon Albarn e soci, in fatto di comunicazione e strategie di marketing. Quest’estate, in piena fase di promozione, si sono addirittura inventati un gelato limited editon autoprodotto: golosi barattolini con crema vaniglia e sciroppo di lampone, distribuiti durante i concerti o venduti in alcuni negozi della catena inglese Co-Op.
PANDAMAN E LA BACCHETTA MAGICA. UN FUMETTO TARGATO BLUR
Ma non è tutto. Subito dopo l’esperienza con l’industria dolciaria, la band si è tuffata nel mondo dei comics. È arrivato così “Travel To Hong Kong With Blur”, fumetto ideato ed illustrato dal noto trentottenne cinese Kongkee. Tema? Una classica storia “cappa e spada” dal sapore metropolitano, che prende spunto dal titolo del disco: “The Magic Whip” – ovvero “la frusta magica“ – è un’espressione poliedrica, che in Inghilterra può riferirsi al gelato, altrove ai fuochi d’artificio; oppure, come spiegato da Albarn in un’intervista, diventa una strana metafora dell’Oriente: “È esotico e colorato, ma sotto un po’ di strati senti la frusta del controllo. E il fatto che i nostri telefoni possano essere monitorati dice che anche noi abbiamo distrutto l’ideale della libertà personale”.
La traduzione letterale ha scatenato l’immaginazione di Kongkee, generando il soggetto di una storia racchiusa in 24 pagine: una bacchetta magica pirotecnica è la super arma in dotazione del protagonista, Pandaman, immerso tra le vie di una futuristica Hong Kong, dove si imbatterà proprio nella band britannica… Immagini coloratissime, per un mix di pop, psichedelica, sci-fi e atmosfere hi-tech. Dieci sterline il prezzo, ma per averlo bisognerà aspettare una ristampa. Il fumetto dei Blur, (stra)venduto tramite il loro store on line, in pochi giorni è già “out of stock”.
– Helga Marsala
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