Lucamaleonte per il festival itinerante DeltArte. La street art torna a dialogare con Rosolina: un nuovo intervento poetico, nell’area di Rovigo
DeltArte è un festival lanciato nel 2012 da un’idea di Melania Ruggini, su iniziativa dell’associazione Centro Studi Agnese Baggio di Adria. Un evento itinerante dedicato alle arti e la cultura contemporanea, che dissemina mostre, performance, concerti, happening, escursioni, laboratori e residenze lungo il Parco del Delta del Po, nella Provincia di Rovigo. Una formula fluida, dilatata […]
DeltArte è un festival lanciato nel 2012 da un’idea di Melania Ruggini, su iniziativa dell’associazione Centro Studi Agnese Baggio di Adria. Un evento itinerante dedicato alle arti e la cultura contemporanea, che dissemina mostre, performance, concerti, happening, escursioni, laboratori e residenze lungo il Parco del Delta del Po, nella Provincia di Rovigo. Una formula fluida, dilatata e nomade, nata da un’esigenza di valorizzazione e di coinvolgimento rispetto a un territorio esteso.
In corso dal 24 aprile e fino al prossimo 29 settembre, DeltArte rinnova anche quest’anno la sua attenzione alla street art, inaugurando la sua terza grande produzione consecutiva nel comune di Rosolina: dopo la torre piezometrica di Hitnes e la cabina elettrica di Dem, è la volta dell’intervento di Lucamaleonte, tra gli italiani più brillanti e interessanti della sua generazione, punto di riferimento per la scena romana.
Trascorso un periodo in residenza a Rosolina, a fine giugno, in creca di spunti e suggestioni da trasformare in un segno forte a cielo aperto, Lucamaleonte ha puntato il suo sguardo su una vecchia barca, posizionata accanto a una piccola struttura abitativa. Sono diventati quelli, dopo un immediato colpo di fulmine, i supporti ideali per il suo progetto. Il segno e lo stile sono subito riconoscibili: una riedizione raffinata di certe illustrazioni scientifiche – incisioni, disegni, acquerelli – che tra il ‘600 e il ‘700 accompagnavano studi, tavole, volumi di botanica e zoologia. Qui, scegliendo di inserirsi con grazia nel paesaggio, l’artista regala alla comunità locale l’immagine idilliaca di un volatile contornato da fiori, dipinto proprio sulla casa col tetto spiovente. Sulla barchetta di legno, insolitamente adagiata sul prato – come un ricordo, un relitto – sono invece incise alcune piume dell’uccello, quasi che una folata di vento le avesse trasportate fin lì. Da oggi la gente di Rosalina, ha un nuovo luogo simbolo da difendere e contemplare. Un vessillo poetico, contemporaneo e insieme retrò, sbocciato in un giorno d’estate.
– Helga Marsala
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