Buon compleanno ad Artek. Il brand finlandese fondato da Alvar Aalto compie 80 anni e festeggia con un’edizione limitata di un tavolo degli anni ʹ50
Era l’ottobre del 1935 quando, nella fredda Helsinki, in Finlandia, l’architetto e designer Alvar Aalto, sua moglie Aino, la mecenate e appassionata d’arte Maire Gullichsen e lo storico d’arte e critico Nils-Gustav Hahl decisero di fondare un’azienda di mobili con il nome programmatico Artek – dall’unione di arte e tecnologia. Erano gli anni del movimento […]
Era l’ottobre del 1935 quando, nella fredda Helsinki, in Finlandia, l’architetto e designer Alvar Aalto, sua moglie Aino, la mecenate e appassionata d’arte Maire Gullichsen e lo storico d’arte e critico Nils-Gustav Hahl decisero di fondare un’azienda di mobili con il nome programmatico Artek – dall’unione di arte e tecnologia.
Erano gli anni del movimento moderno, del razionalismo architettonico di Le Corbusier e della supremazia della funzione sulla forma e Artek puntava a inserirsi nel dibattito internazionale con i suoi mobili, associando materiali tradizionali – come il legno, che abbondava nei paesi nordici – a innovazioni tecniche e sperimentazioni progettuali. Esemplare di questa ricerca è l’iconico sgabello impilabile Aalto 60, con tre gambe in legno di betulla curvate a caldo, senza giunture né angoli retti. Presentato per la prima volta nel 1933, è sopravvissuto al passare degli anni ed è ancora oggi un prodotto di design seriale di grande attualità. Tutto merito delle linee pulite e del suo essere pratico e facilmente adattabile a contesti domestici e a funzioni diverse (può essere impiegato come seduta ma anche come tavolino).
L’azienda nasceva con una marcia in più rispetto a un comune mobilificio: la volontà condivisa dai fondatori era di “commercializzare mobili ma anche di promuovere una cultura e un modo di vivere moderni attraverso esposizioni e altre forme di comunicazione.” E così è stato per 80 anni, incrociando arte, design e architettura e collaborando con architetti, designer e artisti internazionali del calibro di Shigeru Ban – Premio Pritzker nel 2014 – Enzo Mari e Tobias Rehberger.
Quest’anno, Artek festeggia il suo compleanno riproponendo il Tavolo Maison Louis Carré: il piano è basso dalle linee morbide e organiche di betulla laccata di nero, mentre le tre gambe – cosiddette a X o a ventaglio – sono a contrasto, in legno naturale. Fu progettato da Aalto quasi 60 anni fa, nel 1958, su misura per un’abitazione privata in Francia, ma la sua eleganza senza tempo ne fa un pezzo di design appetibile ancora oggi. In edizione limitata.
– Marta Pettinau
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